Roma, 24 febbraio 2022 – Rete Ferroviaria Italiana protagonista dell’Osservatorio congiunturale organizzato da ANCE, Associazione Nazionale Costruttori Edili, durante il quale sono stati illustrati significativi segnali di ripresa per il settore
È stata allo stesso tempo l’occasione per confrontarsi su crisi energetica e rincaro delle materie prime che segneranno il comparto delle costruzioni e delle opere pubbliche nell’immediato futuro. RFI sta già adottando ogni azione utile a prevenire potenziali criticità per garantire l’operatività dei cantieri.
Ospite del convegno l’Amministratrice Delegato di RFI Vera Fiorani che ha esordito presentando le performance raggiunte lo scorso anno, risultati che denotano un ottimo stato di salute per la principale stazione appaltante del Paese, impegnata nella messa a terra del PNRR: “Il 2021 è stato un anno incredibilmente positivo per le nostre attività. Abbiamo superato i 5,7 miliardi di euro di SAL (Stati di avanzamento lavori), il 30% rispetto all’anno precedente. Un livello di produzione che non raggiungevamo da dieci anni. A questo si sono aggiunte anticipazioni contrattuali per altri 2,6 miliardi, consentendo di immettere nel sistema oltre 8 miliardi di risorse”. Il valore delle gare lanciate lo scorso anno è la cartina di tornasole che conferma la centralità di RFI impegnata nell’operazione rilancio del Paese: “Abbiamo aggiudicato quasi 13 miliardi di euro di nuovi lavori. Sono in corso 88 procedure lanciate nel 2021, che porteranno, una volta aggiudicate quasi a 19 miliardi di gare”.
Passato ma anche presente e futuro. Positive le attese per il 2022: “Ci attendiamo un nuovo aumento della produzione per quasi un miliardo, portando la produzione dell’anno in corso a quota 6,6 miliardi. Nel 2022 puntiamo a lanciare nuove gare per 24,7 miliardi di euro, di cui 7-8 miliardi nel primo semestre. Abbiamo aggiornato le tariffe in considerazione dell’incremento dei prezzi delle materie prime adeguando i quadri economici dei progetti che devono andare in gara, che sono in fase di aggiornamento”.
RFI dovrà pertanto far fronte all’aumento incontrollato dei prezzi di materie prime e costi energetici, adeguando nuovamente i suoi tariffari aggiornati a poco più di un mese fa: “Riteniamo che in questo contesto non sia adeguato alla situazione rimanere con un prezzario annuale, è necessario flessibilizzare l’aggiornamento dei prezzi. Se necessario usciremo con un nuovo adeguamento ma solo per i nuovi bandi di gara che lanceremo. Abbiamo introdotto una clausola di revisione dei prezzi che salvaguarda gli appalti in corso da un eventuale rialzo dei prezzi. Siamo molto attenti al tema”. Da comunicato RFI del 23 febbraio
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