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Arezzo, 18 aprile 2013 – Con un mese di ritardo rispetto alla prima inaugurazione programmata per il 9 marzo e rinviata per cause indipendenti dalla volontà della società LFI/TFT, ad Arezzo sabato 13 aprile è stato presentato in grande stile del nuovo treno “Vivalto” acquistato con il contributo della Regione Toscana per il servizio sulla rete sociale. La gestazione è stata molto lunga a causa del ritardo nella consegna delle vetture da parte del consorzio CORIFER, per i noti problemi che hanno colpito alcune delle aziende che ne fanno parte, soprattutto Fervet. Il primo elemento del nuovo treno, la E464.880, unico esemplare previsto per TFT, è stato consegnato dalla Bombardier di Vado Ligure nell’ormai lontano agosto 2010, mentre le tre vetture a due piani, due intermedie ed una semipilota, realizzate da OFV (Officine Ferroviarie Veronesi) e del tutto analoghe a quelle fornite in gran numero a Trenitalia, hanno raggiunto il deposito di Arezzo Pescaiola soltanto nel giugno 2012, a quasi due anni di distanza. Sono stati necessari poi altri sei mesi fra corsi, abilitazioni e formalità burocratiche prima di iniziare il pre-esercizio, che è partito soltanto nel gennaio 2013, ma il nuovo “Vivalto” di TFT è adesso finalmente una realtà, che va a completare il rinnovamento del parco rotabili sociale, iniziato nel 2005 con la fornitura dei 4 complessi Alstom Coradia “Elfo”, del tutto simili ai “Minuetto” di Trenitalia, e proseguito negli ultimi anni anche con la riqualificazione sostanziale di buona parte del materiale più obsoleto, cosa di cui LFI/TFT è da sempre maestra, affidandosi in passato alla Fervet ed al giorno d’oggi alle OMS di Porrena, raccordate alla rete sociale. Un rinnovamento che per la piccola società ferroviaria, 110 dipendenti in tutto, divisi fra TFT (64) ed RFT (46), ovvero fra gestore del servizio ferroviario e gestore della rete (83,8 km), ha comportato una spesa di oltre 29 milioni di euro, di cui poco più di 14 milioni erogati dalla Regione Toscana. Inaugurazione in grande stile, dicevamo, con la partecipazione delle istituzioni politiche ed ecclesiastiche cittadine, provinciali e regionali, culminata con la presenza del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, a testimonianza dell’importanza di questo acquisto nell’ottica del miglioramento della qualità dei servizi per i pendolari in genere, non soltanto di quelli gestiti da Trenitalia nel resto della regione. L’appuntamento è per le 9.30 al binario 1 della stazione di Arezzo RFI, da cui, espletate le formalitàdi rito, il treno si è mosso 45 minuti dopo alla volta di Monte San Savino, sul ramo Arezzo – Sinalunga della rete, distante esattamente 22 chilometri. Il Sindaco del paese della Val di Chiana ha preparato una festosa accoglienza all’arrivo del nuovo treno, con la banda musicale composta da giovanissimi del posto, brindisi e rinfresco, il tutto in una giornata baciata dal sole e dal caldo. Dopo poco meno di un’ora di sosta, il nuovo treno è ripartito alla volta di Arezzo, per fare poi ritorno nel deposito di Pescaiola, da cui prossimamente prenderà servizio regolare proprio sulla linea verso Sinalunga, almeno in prima battuta, anche se non sono esclusi del tutto possibili sviluppi futuri, come, perché no, un collegamento diretto dal Casentino a Firenze, fortemente utilizzato e redditizio, ad oggi, per il trasporto su gomma, solo in parte gestito da Tiemme S.p.A., società del gruppo LFI. A cura di Michele Sacco

 

 

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