Roma, 6 luglio 2016 - Nei giorni 23 e 27 giugno si è tenuto il consueto treno annuale per il Pellegrinaggio a Loreto, organizzato dall’Unitalsi. Quello di quest’anno festeggia gli 80 anni di pellegrinaggi al santuario marchigiano, nati durante il Ventennio Fascista, per ovviare alle difficoltà che vi erano da parte del Governo a rilasciare passaporti, anche per viaggi religiosi (l’UNITALSI fu una delle poche associazioni che sopravvissero durante il Ventennio, per la vocazione religiosa della medesima). I treni per Lourdes erano quindi ridotti, se non impossibili da organizzare. Inoltre era risaputo che molti italiani utilizzavano proprio i pellegrinaggi a Lourdes come “scusante” per ottenere il passaporto ed emigrare in Francia, una situazione oggi difficile da immaginare. Fu il segretario Unitalsi, Enzo di Napoli Rampolla, ad avere l’ “illuminazione”, dovendosi fermare a cambiare la ruota dell’automobile: si fermò proprio davanti un’indicazione stradale per il Santuario di Loreto, era l’8 maggio 1936.
Oltre agli 80 anni di pellegrinaggi, ulteriore particolarità per il treno di quest’anno: in luogo della solita composizione “bloccata” di Cuccette e due bagagliai nel mezzo, per evitare un trasferimento di tali vetture da Torino o Reggio Calabria, si è preferito utilizzare la composizione di 10 carrozze “Gran Confort” disponibile al Parco Prenestino, che è stata trainata da Roma a Loreto da una doppia trazione simmetrica, evento più unico che raro per un treno sulla Roma–Ancona (che quest’anno compie 150 anni). A cura di Davide Porciello
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