La Spezia, 27 aprile 2015 – Sabato 28 e domenica 29 marzo Fondazione FS, coadiuvata dall’ATSL, ha presentato al pubblico il rinnovato ex Deposito Locomotive di La Spezia Migliarina, dismesso da Cargo e oggi divenuto uno dei siti di ricovero e manutenzione del parco storico FS, dal 2013 affidato alle cure di Fondazione FS.
In collaborazione con il Comune di La Spezia e la Regione Liguria, le due giornate di apertura al pubblico hanno trasformato l’evento in una vera e propria festa.
Sabato un treno storico composto con alla testa la E.646 158 è partito da Milano C.le alla volta di Spezia Migliarina, seguendo il pittoresco itinerario via Genova-5 Terre; a bordo il supporto logistico dell’associazione ARSMS. Per la prima volta il treno era “proposto al pubblico attraverso i consueti canali di vendita di Trenitalia ovvero biglietterie di stazione, sito web e distributori automatici, al prezzo di un normale Regionale.
La cerimonia inaugurale ha visto il direttore, Ing. Luigi Cantamessa, tagliare il nastro tricolore del rinato impianto che ha ricevuto la visita di circa 4000 visitatori che nelle due giornate di aperture potevano pranzare a bordo della vettura WR Pizza Express e grazie ad opportune corse gratuite effettuate con la ALn 772 visitare anche il Museo dei Trasporti ubicato di fronte ai binari della stazione di La Spezia centrale.
Tra i tanti rotabili esposti, segnaliamo la D.143 3021, le E.428 212 e 226, le E.636 065, 243 e 265, oltre a 2 E.623 “Varesine”, Ale.+Le.883, la Camilla, E.645 ed E.656. In officina restauri la E.626 193 e la E.454 001 mentre sulla stella era presente, accesa e saltuariamente movimentata, anche la 740 244.
Ad affiancare i rotabili ferroviari storici anche l’ACI con una rassegna di autovetture d’epoca e una sezione di motocicli e ciclomotori sempre del tempo che fu.
Il presidente dell’ACI ha conferito simbolicamente una targa all’Ing. Cantamessa, per il lavoro di restauro della D.143 3021 (essendo Diesel pur se non su gomma sempre di propulsore termico si trattava). La Truman era affiancata da due mezzi militari di provenienza americana come lo sono le origini della stessa D.143. A cura di Giancarlo Modesti
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