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Napoli, 8 ottobre 2025 – Porte aperte alle infrastrutture trasportistiche di Napoli: l’iniziativa, denominata Open House Napoli 2025, è il format originale che permette ai cittadini di scoprire architetture e tematiche del passato, del presente e del futuro della città.
Open House Napoli, arrivato alla settima edizione, fa parte della rete internazionale di Open House Worldwide, il primo festival globale dell’architettura fondato a Londra nel 1992 per coinvolgere i cittadini e far comprendere quanto una migliore progettazione degli spazi urbani influisca positivamente sulla qualità della vita.
Nei giorni 3, 4 e 5 ottobre 2025 è stata data la possibilità ai cittadini napoletani ed ai numerosi turisti presenti in città, di poter visitare palazzi storici, residenze private, studi di architettura, edifici del centro antico di Napoli e le infrastrutture della mobilità cittadina sia storica che del domani.
La settima edizione di Open House Napoli ha previsto, tra l’altro, l’effettuazione di numerose visite guidate delle seguenti infrastrutture del trasporto pubblico napoletano:

• ANM Funicolare Centrale – stazione Piazza Fuga;
• ANM Funicolare Mergellina;
• ANM metro linea 1: centrale operativa;
• ANM metro linea 6: stazioni di Arco Mirelli, Chiaia e San Pasquale;
• ANM ascensore Monte Echia;
• ANM tram storico 1029;
• EAV metro linea 1: cantiere stazione Di Vittorio – Capodichino;
• EAV metro linea 1: cantiere stazione Maino e Regina Margherita;
• EAV metro linea 7: cantiere stazione Monte Sant’Angelo;
• EAV linea Cumana: cantiere stazione Baia;
• EAV linea Cumana: cantiere stazione Pozzuoli.

Tra le suddette opportunità di visita segnaliamo in particolar modo le seguenti iniziative.

EAV: stazione di Baia
Rimasta per anni incompleta e inutilizzata, la stazione di Baia si presentava come un’infrastruttura sospesa, priva di vita e incapace di rappresentare il valore del contesto in cui sorge. I lavori sono stati ripresi nell’estate del 2023 sotto la guida della Regione Campania e dell’EAV Srl – Ente Autonomo Volturno nel frattempo subentrata nel precedente soggetto attuatore.
Il completamento della stazione e il recupero del vecchio tracciato della Ferrovia Cumana diventano l’occasione per costruire un nuovo legame tra la città e il mare, attraverso un parco urbano lineare che unisce la nuova stazione a piazza De Gasperi.
Gli spazi esterni vengono ripensati come un sistema continuo di percorsi, aree verdi e zone di sosta, trasformando la stazione in una soglia accogliente e vitale, un vero ingresso a un territorio di straordinario pregio paesaggistico e culturale.
All’interno, il progetto introduce un allestimento artistico e narrativo che trasforma l’esperienza del viaggiatore. Reperti archeologici, immagini, mappe e proiezioni restituiscono la memoria di Baia e dei Campi Flegrei, luogo mitico dell’antichità e meta privilegiata dell’aristocrazia romana. Anche la luce diventa parte integrante del racconto: lucernai artificiali, ispirati agli “oculi” delle terme romane, ricreano fasci di luce naturale dall’alto, evocando le architetture del territorio. In questo modo la stazione si configura non solo come infrastruttura, ma come anticamera culturale: un luogo di accoglienza e di racconto, capace di introdurre i viaggiatori alla storia, alla bellezza ed all’identità dei Campi Flegrei.
Gli interventi citati sono stati eseguiti nell’ambito di un più ampio progetto riguardante la stazione di Baia, che ha incluso anche l’adeguamento delle opere tecnologiche, la conformità delle installazioni già realizzate alle normative sopravvenute, e interventi volti a soddisfare nuove esigenze dell’Esercente EAV, legate all’impiego di nuove tecnologie e/o di standard già implementati dallo stesso Gestore in altre applicazioni assimilabili e/o funzionalmente connesse, per garantire l’interoperabilità. Il tutto è stato finalizzato a rendere la stazione fruibile ai viaggiatori nella massima sicurezza.
La stazione si presenta ormai completata è nei prossimi mesi, ottenuta l’autorizzazione da parte dell’ANSFISA, dovrebbe essere messa in esercizio. Si segnala che al momento l’esercizio sulla ferrovia Cumana è interrotto tra le stazioni di Bagnoli ed Arco Felice per alcune criticità strutturali emerse nella galleria Monte Olibano, tra le stazioni Dazio e Gerolomini, a seguito degli effetti della crisi bradisismica degli ultimi due anni ed in particolare dell’evento sismico dello scorso 1 settembre 2025. Tra le stazioni di Bagnoli e di Arco Felice è operativo un servizio auto sostitutivo, mentre tra Arco Felice e Torregaveta sono impiegati due treni per assicurare una frequenza dei passaggi dei convogli ogni 30 minuti per senso di marcia.

EAV: stazione di Pozzuoli
La nuova stazione di Pozzuoli rientra nel progetto generale di ammodernamento e potenziamento della linea Cumana, lungo la tratta Dazio/Gerolomini Cantieri, che prevede il raddoppio della linea, una nuova viabilità urbana e la realizzazione di una pista ciclabile. Il raddoppio della linea Cumana e la costruzione della nuova stazione di Pozzuoli consentiranno di liberare il centro della cittadina flegrea dall’attraversamento ferroviario e, quindi, da tutti i passaggi a livello.
Ricordiamo che il vecchio tracciato della ferrovia Cumana tra le stazioni di Gerolomini, Cappuccini, Pozzuoli e Cantieri è stato chiuso al traffico il 24 dicembre 2024 e che la nuova variante di tracciato, lungo circa 1.800 m, di cui 1.260 m in galleria, era stata aperta all’esercizio lo scorso 20 febbraio 2025.

ANM: Tram storico 1029
Il tram storico 1029 e il tram 959 “tram dei desideri”, come nella precedente edizione del 2024, hanno nuovamente svolto, eccezionalmente, un percorso circolare che partiva e terminava a Piazza Garibaldi, passando per Piazza Nazionale e per il deposito tramviario di San Giovanni. Nel deposito l’ANM ha organizzato per i visitatori una mostra di fotografie storiche del servizio tranviario napoletano nonché una piccola esposizione di reperti storici e tecnici. A bordo del tram 1029 i rappresentanti del Comitato per il Museo dei Trasporti in Napoli hanno illustrato ai partecipanti all’evento Open House, durante i due viaggi programmati nella mattinata del 5 ottobre, le caratteristiche tecniche e la storia del tram, costruito nel 1935, i cui lavori di restauro sono stati completati nel 2012 a cura dalle maestranze del deposito di San Giovanni dell’ANM e con la supervisione tecnica di studiosi ed esperti del settore. Oltre al tram 1029 ha partecipato all’evento la vettura 959 “tram del desiderio” che è stata realizzata nel 2013 dall’artista newyorkese Nicolina Johnson, in collaborazione con l’italo-americana Jade Fusco ed il napoletano Riccardo D’Ambrosio. La vettura 959, costruita originariamente nel 1934 dalla Officine Meridionali del Vasto – Napoli, e ricostruita, con la modifica della cassa nel 1980, ad opera delle Officine Fiore di Caserta, è diventata oggi, una installazione artistica viaggiante aperta all’interazione con la città.
A cura di Antonio Bertagnin

 

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