Novara, 29 agosto 2013 – C’è un futuro per la Novara–Varallo o la Regione Piemonte farà cadere la scure anche su questa linea? A giugno di quest’anno si diffondevano notizie assai sconfortanti legate all’imminente chiusura della linea ferroviaria Novara–Varallo. A Luglio, un’importante numerica soppressione di treni pressoché giornaliera, con relativo rimpiazzo di servizi sostitutivi con autobus, sembrava avvalorare tale tesi. Ad agosto, mentre su pressione dei Comuni vivamente interessati visto il periodo di villeggiatura, il servizio offerto riprendeva, si sono rincorse voci provenienti dalla Regione Piemonte dall’intento rassicurante: la linea non solo rimarrà aperta, ma fondi verranno destinati per il suo potenziamento, come risulta da un articolo apparso nella cronaca locale de La Stampa della scorsa settimana. Tuttavia prevale l’incertezza dovuta alla scarsa chiarezza riguardo a chi sarà tenuto a partecipare alla raccolta fondi e soprattutto in cosa consisteranno realmente le migliorie da apportare. Insomma, mentre prosegue l’altalenante “avanti Savoia! indietro Savoia!”, c’è già qualche diligente pendolare che si è visto rifiutare la possibilità del consueto abbonamento settimanale perché “non si è ancora capito se questa tratta chiuderà oppure no…”. Tutto ciò accade in quanto alcuni ferrovieri dell’infrastruttura farebbero coincidere con domenica 8 settembre l’annunciata/smentita presunta chiusura.
L’attenzione sul destino di questa tratta è fortunatamente alta, per via non solo del trasporto dei pendolari (studenti e lavoratori) verso Novara ma dall’interesse turistico esercitato: è infatti un’importante linea di collegamento con l’Alta Valsesia (Alagna, Monte Rosa), per svariate attività sportive (escursioni, sci,..), così come per mete culturali-religiose (Sacro Monte di Varallo). A cura di Paolo Di Lorenzo
Articoli recenti in Imprese ferroviarie
Nessun commento
Commenti non disponibili.