11 settembre 2025 – I recenti tempi difficili mettono alla prova le grandi stazioni ferroviarie d’Europa, rivelando quali riescono ad adattarsi e quali invece faticano a mantenere standard adeguati. La sesta edizione annuale dell’indice redatto dal Consumer Choice Center evidenzia un panorama contrastante, tra esempi di resilienza e casi di declino.
Al vertice si conferma la stazione centrale di Zurigo, che ancora una volta conquista il primo posto grazie ad affidabilità e qualità costanti, anche sotto pressione. La sorpresa arriva però dalla Polonia: Wroclaw Glowny entra per la prima volta in classifica e conquista direttamente la seconda posizione, segno della crescita dell’Europa orientale in termini di infrastrutture e servizi passeggeri.
Non mancano recuperi significativi come Berlino Hbf e Londra Paddington che migliorano grazie a ritardi più contenuti e servizi più efficienti, mentre stazioni tradizionalmente forti come Berna e Parigi Montparnasse registrano solo lievi cali.
La prima delle stazioni italiane in classifica è Roma Termini all’undicesimo posto. La stazione capitolina, oltre alla posizione in classifica generale, si conferma al terzo posto tra le stazioni europee di grandi dimensioni per prestazioni e numero di viaggiatori dopo Zurigo e Berlino e Hbf e seguita da Parigi Saint-Lazare e Gare du Nord.
Le altre italiane in classifica generale Napoli al 28°, Milano Centrale al 37°, Roma Tiburtina, Torino Porta Nuova e Firenze Santa Maria Novella rispettivamente alle posizioni 40, 41 e 42, e per finire Bologna Centrale nella posizione 45.
La classifica riflette le variazioni nei flussi di passeggeri: entrano Stoccolma Centralstation e Copenaghen Hovedbanegård, che affiancano Oslo e Helsinki nel gruppo nordico, sostituendo Berlino Zoologischer Garten e Londra Euston. A Parigi, Lione Part-Dieu prende il posto di Haussmann Saint-Lazare; in Germania, Dortmund sostituisce Monaco-Pasing. Nuovo ingresso anche per Rotterdam Centraal, mentre esce di scena Amburgo-Altona.
Accanto alle eccellenze, persistono problemi strutturali. In Germania, Spagna e Regno Unito ritardi, blackout e interventi politici continuano a condizionare l’esperienza dei viaggiatori. In particolare la Germania mostra segnali preoccupanti: solo il 62% dei treni è arrivato puntuale dal 2022, a fronte di un 99% registrato in Svizzera.
L’indice si basa su analisi che raccolgono dati da autorità nazionali, statistiche online, mappe delle stazioni, aggiornamenti in tempo reale e ricerca interna. I risultati delineano una rete ferroviaria europea in transizione: alcune stazioni si confermano modelli di efficienza, altre mostrano fragilità profonde.

Articoli recenti in Infrastrutture












Nessun commento
Commenti non disponibili.