FS-SistemiUrbani-Valorizzazione_stazioneBayard-Napoli_2023-12-19-BertagninAntonio-0005-blog_tuttotreno_it

Napoli, 5 febbraio 2024 – Una riorganizzazione delle proprietà dell’antica stazione Bayard di Napoli e delle zone limitrofe con la massima protezione del patrimonio culturale della città: il protocollo d’intesa è stato firmato lo scorso 19 dicembre 2023 a Palazzo San Giacomo dal Comune di Napoli, dalle FS Italiane e da FS Sistemi Urbani, a conclusione di un dialogo fra tutti gli attori coinvolti che risolve una situazione di incertezza nata dopo la consegna al Comune dell’area compresa tra Corso Garibaldi, via Enrico Cosenz e via Santa Maria delle Grazie a Loreto. Alla firma dell’intesa hanno partecipato il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il Procuratore della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri, il Procuratore aggiunto, Pier Paolo Filippelli, il Sostituto procuratore, Vincenzo Piscitelli. Il protocollo è stato sottoscritto dal dirigente dell’Area Patrimonio del Comune, Vincenzo Brandi, e dall’amministratore delegato di FS Sistemi Urbani, Umberto Lebruto, in rappresentanza di Ferrovie dello Stato Italiane. L’intesa vede coinvolti il Comune con la Procura della Repubblica di Napoli insieme alla Soprintendenza. Nel corso degli anni, il Comune di Napoli e il Commissariato di Governo per le opere di edilizia scolastica hanno effettuato numerosi interventi realizzando, in particolare, scuole e strade di collegamento. Nell’edificio, che un tempo ospitava la stazione della prima linea ferroviaria d’Italia, hanno trovato posto nel corso degli anni, gli uffici della II Municipalità. In via Cosenz, invece, è stato costruito l’impianto sportivo polivalente chiamato “Villagiochiamo”.
Con l’accordo firmato, dopo un intenso confronto tra le società coinvolte e il Servizio Valorizzazione e Alienazioni del Comune di Napoli, si avvia il procedimento per l’acquisto, da parte del Comune, delle aree di sedime su cui sono state realizzate le strade e le scuole al servizio dei quartieri Vicaria, Mercato, Pendino, San Lorenzo. L’Amministrazione comunale pagherà circa 1,4 milioni di euro.
La stazione Bayard tornerà pertanto a Ferrovie dello Stato Italiane, tramite FS Sistemi Urbani, capofila del Polo Urbano. Il passaggio avverrà entro il 31 marzo prossimo per permettere al Comune il trasloco degli uffici situati all’interno dell’immobile, in particolare quelli della II Municipalità per assicurare la continuità nella fornitura dei servizi al cittadino.
Ferrovie dello Stato Italiane e FS Sistemi Urbani inizieranno i lavori di messa in sicurezza entro febbraio e realizzeranno un progetto di tutela e valorizzazione dello storico complesso della Napoli–Portici, la prima linea ferroviaria italiana inaugurata nel 1839.I lavori cominceranno dopo la fase di messa in sicurezza dei manufatti preesistenti.
Anche l’impianto sportivo “Villagiochiamo” sarà restituito al Gruppo FS e a FS Sistemi Urbani con l’impegno di mantenerne la destinazione a finalità pubblica. Una volta conclusi i lavori di messa in sicurezza della stazione Bayard, le due società lo daranno in comodato d’uso gratuito al Comune. Il progetto di FS è al vaglio della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli e dell’Università Federico II di Napoli.
Ricordiamo che la stazione Bayard venne attivata nel 1839 all’apertura del primo tronco ferroviario in Italia tra Napoli e Portici, primo tratto della linea Napoli–Nocera completata nel 1844. Dal 1843 la stazione fu affiancata sul lato nord dall’altra stazione napoletana, capolinea della ferrovia per Caserta; le due stazioni erano collegate da un binario di raccordo.
In seguito alla concentrazione delle due linee ferroviarie nella nuova stazione di Napoli Centrale (1866), la stazione perse la sua funzione di capolinea passeggeri, declassata a impianto di servizio e l’edificio della stazione destinato a officina deposito della Società per le Strade Ferrate Meridionali, che aveva acquistato dall’ingegner Bayard l’intera ferrovia.
Nel 1930 la struttura venne adibita al Teatro Italia, utilizzato dal Dopolavoro Ferroviario delle Ferrovie dello Stato. Gravemente danneggiata dai bombardamenti del 1943 e in particolare dall’esplosione, avvenuta il 28 marzo 1943 nel porto di Napoli, della motonave Caterina Costa, che causò il crollo di buona parte dell’edificio, salvo un’ala adibita a sede del Dopolavoro Ferroviario e dal terremoto dell’Irpinia del 1980, anno in cui la proprietà passò al Comune di Napoli.
Da allora la struttura giaceva nel più completo abbandono e la stazione era ridotta allo stato di rudere, in condizioni di forte degrado, con ampie parti della costruzione demolite. Della originaria stazione del 1839 resta solo una finestra della facciata principale prospiciente sul corso Giuseppe Garibaldi e alcune strutture interne. A cura di Antonio Bertagnin

 

Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,