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Resiutta (UD), 11 luglio 2023 – Dopo 10 anni di lavori, l’8 luglio scorso è stata ufficialmente inaugurata la ristrutturazione dell’ex stazione ferroviaria di Resiutta, un tempo fermata integrante della ferrovia Pontebbana, l’area parcheggio antistante – dedicata ad auto, corriere, camper, biciclette – e l’automotrice ADn 800 ex FUC – posizionata in un tronco di binario ribassato rispetto al piano del ferro originale – ora diventati punto di ristoro e servizio turistico per chi percorre la splendida ciclovia Alpe Adria realizzata sul sedime della vecchia ferrovia. Un contesto strutturale quindi multifunzione per ogni esigenza sia per i residenti, opportunità di lavoro, sia per i turisti che potranno visitare aree verdi ed incontaminate di questo territorio ancora poco conosciute e che in stazione troveranno anche ristorante, infopoint, noleggio di e-bike, servizi e strutture adatte alla sosta. All’interno della stazione immagini, stampe, piantine, raffigurazioni ferroviarie ed un’intera parete con altrettante stampe e la riproduzione della planimetria e profilo del 2° e 3° tronco (Ospedaletto–Pontebba) delle Ferrovie dell’Alta Italia Linea Udine – Pontebba. Dopo la ristrutturazione della ex stazione di Chiusaforte a servizio di ciclisti e turisti con l’inaugurazione di Resiutta un altro tassello di storia ferroviaria riprende quindi vita tra sogni e ricordi di un passato glorioso e meraviglioso fino a 30 anni fa. L’ultima tratta della ciclovia tra le stazioni di Moggio e Carnia è ancora in fase di rifacimento e messa in sicurezza e la sua apertura dovrebbe avvenire per fine agosto primi di settembre.  Per ciclisti ed appassionati la presenza dell’automotrice della FUC, magnificamente restaurata, è senz’altro motivo di attrazione, interesse, curiosità. L’ADn 801 è stata ritirata dal servizio sulla linea Udine – Cividale nel 2005 per poi essere alienata come bene demaniale della regione FVG e successivamente trasferita nel 2019 al comune di Resiutta che l’ha voluta mettere davamntio all’ex-stazione per attirare il maggior numero di turisti che ogni stagione percorrono la ciclovia Alpe Adria e non solo. Il restauro molto complesso è stato sia estetico, tutta la parte esterna livrea e numerazione, sia strutturale: metà vagone è stato adibito a punto di ristoro e sosta con tavolini e sedie in legno, nell’altra metà sono stati mantenuti i sedili originali dove è presente anche uno schermo per la riproduzione di filmati, come originali sono le due cabine e i due banchi di guida, nel corridoio centrale si può ammirare il motore sottostante grazie a una vetrata calpestabile. L’automotrice si inserisce a pieno titolo anche nella mostra realizzata in quest’area con il progetto Interreg V-A Italia Austria 2014-2020 HeurOpen “Ferrobike involves the people” per la riscoperta e la rivalutazione in modo sostenibile delle ferrovie dismesse attraverso forme di turismo lento e alternativo. A cura di Enrico Ceron

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