Chiasso, 20 agosto 2021 – Nel primo semestre del 2021 il Gruppo Hupac ha registrato una crescita del traffico del 14,5% rispetto all’anno precedente. Dopo la pausa dovuta alla pandemia, l’azienda intensifica la sua strategia di investimenti in materiale rotabile e terminal. Per garantire la stabilità dell’offerta di capacità sugli assi internazionali, Hupac propone una tavola rotonda con i gestori delle infrastrutture e i clienti ferroviari.
Sviluppo del traffico oltre le aspettative
Il traffico combinato sta crescendo in modo dinamico, trasferendo il trasporto merci dalla strada alla ferrovia, in linea con la strategia europea sulla protezione del clima. Nel primo semestre del 2021 il volume di traffico nella rete del Gruppo Hupac è aumentato del 14,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, raggiungendo 568.622 spedizioni stradali. “Questo significa che abbiamo chiuso il gap causato dalla pandemia, e addirittura superiamo i volumi del 2019 di quasi il 10%”, sottolinea Michail Stahlhut, CEO del Gruppo Hupac. Il trend positivo è confermato in tutti i segmenti di mercato ed è stato costantemente al di sopra delle aspettative. Un’eccezione è il trasporto marittimo, che soffre le conseguenze del blocco del Canale di Suez e risente della congestione di numerosi terminal a causa degli squilibri nel traffico dell’entroterra.
La forte domanda logistica degli ultimi mesi ha causato problemi di capacità, soprattutto nei terminal e sulle linee ferroviarie. Questo ha un impatto sull’affidabilità e la qualità del traffico ferroviario. Hupac ha in programma una serie di misure mirate all’organizzazione e alla disponibilità di risorse per rafforzare il sistema e garantire la qualità necessaria.
Una tavola rotonda per risolvere il collo di bottiglia dei cantieri
L’attuale intensa attività di costruzione sul corridoio Reno-Alpino, con chiusure totali o parziali che durano giorni e settimane, mostra ancora una volta quanto sia importante per tutti i partner coinvolti agire in modo coordinato. La costruzione simultanea su diversi tratti della linea con insufficienti opzioni di deviazione riduce notevolmente la capacità. Le conseguenze sono cancellazioni, ritardi, congestione dei terminal, esplosione dei costi di produzione e il ritrasferimento su strada. La situazione è particolarmente seria nei nostri terminal italiani, dove da settimane l’operatività si svolge in modalità di crisi.
“I cantieri non devono diventare un ostacolo per il trasferimento del traffico”, avverte il presidente del Consiglio di amministrazione Hans-Jörg Bertschi. Hupac chiede una tavola rotonda sull’istituzione di linee di bypass stabili, dal momento che i lavori sul corridoio Reno-Alpino si protrarranno per i prossimi anni. Al tavolo dovrebbero sedere tutti i gestori delle infrastrutture del corridoio, compresa la Francia come partner importante per l’adeguamento e l’elettrificazione del percorso alternativo Wörth-Lauterbourg-Strasburgo sulla riva sinistra del Reno. “Siamo convinti che uno scambio costante e mirato tra i gestori dell’infrastruttura e i clienti del trasporto merci su rotaia sia il fattore chiave per garantire, in futuro, la costruzione e la circolazione sulla più grande arteria di approvvigionamento d’Europa”, sostiene Bertschi.
Investire nella crescita
Più volume nel trasporto combinato richiede anche più capacità. Dopo la riduzione degli investimenti dovuta alla pandemia, Hupac sta potenziando la sua attività di investimento. Nel settore dei terminal, i lavori di progettazione e costruzione stanno procedendo nei siti di Piacenza, Milano Smistamento e Novara in Italia e Brwinów in Polonia. A settembre Hupac inizierà l’attività di agenzia presso il terminal Brescia/Montirone con personale proprio, aprendo così un nuovo potenziale per l’area economica ad est di Milano.
Hupac acquisisce una partecipazione in WienCont
Un passo importante nell’espansione della rete sull’asse Benelux/Germania-Europa sud-orientale è la partecipazione del 4,16% nel terminal WienCont, conclusa a metà agosto. “I terminal sono l’apriporta per aumentare il trasferimento del traffico e sostenere il green spirit”, dice Michail Stahlhut. “Questa partecipazione è un passo importante nell’espansione della nostra rete intermodale per portare più traffico su rotaia e rafforzare il trasporto intermodale”. Attualmente Hupac gestisce circa 50 treni alla settimana tra l’hub di WienCont e le destinazioni Budapest, Duisburg, Rotterdam, Istanbul/Halkali, Ludwigshafen, Geleen, Bucarest/Ploiesti e Busto Arsizio. Comunicato Hupac
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