Roma, 28 marzo 2018 – Presentato ieri a Villa Patrizi dalla Presidente Ghezzi e dall’AD Mazzoncini il bilancio consolidato del Gruppo FS Italiane.
La Presidente ha evidenziato gli ottimi risultati, con significativi ricavi, al netto delle operazioni straordinarie (cessione GS Retail, acquisizione ANAS). I risultati del Gruppo sono l’effetto di una forte dedizione del personale (74.000 dipendenti), perseguendo la finalità di creare un’azienda di mobilità integrata in tutti i settori del trasporto terrestre. La spinta propulsiva è anche dovuta all’approvazione di regole sull’anticorruzione, la compliance antitrust, e l’incentivazione del personale. La relazione finanziaria conferma che il CdA di FS Italiane persegue nella realizzazione del piano industriale decennale producendo il miglior bilancio di sempre dove importante è anche la riduzione dei costi di approvvigionamento energetico per tutte le società del gruppo grazie alla L. 167/17.
L’AD ha rimarcato l’importanza degli investimenti (79% infrastrutture/21% trasporto) di cui il 99% in Italia con creazione di 100.000 posti di lavoro indotti.
In particolare:
- oltre 1 miliardo di euro sono stati investiti nel trasporto (40% regionale, 39% AV, 21% IC). Nel breve periodo sono previsti circa 6,4 miliardi per 450 nuovi treni (150 “Pop” Alstom e 300 “Rock” Hitachi);
- oltre 4 miliardi sull’infrastruttura (95% rete convenzionale, 5% AV, oltre il 40% in manutenzione e sicurezza). A breve verrà sottoscritto il contratto per l’AV Brescia–Verona.
Il Gruppo ha effettuato 8405 assunzioni di cui 4300 dal mercato e il restante da acquisizioni societarie aumentando il ricavo medio operativo per addetto.
È stata segnalata l’importanza dell’adesione al network UN Global Compact ed al sistema Ecovadis per acquisti di forniture sostenibili elaborato da RFI. Inoltre per la prima volta in Europa è stato emesso un “green bond” (600 milioni) per l’acquisto di nuovi EMU ecosostenibili con riduzione del consumo energetico e dell’inquinamento.
L’ AD ha segnalato l’inversione di tendenza nell’ambito del Polo Mercitalia che ha prodotto un ritorno positivo di 40 milioni di euro, dimezzando le perdite del 2016, ed ha programmato l’acquisto di 125 locomotive elettriche dedicate oltre a 5 locomotive da manovra e 250 carri di ultima generazione. A livello globale è stata sottolineata una crescita finanziaria più sostenuta rispetto a SNCF e DB.
Tutto questo, ha sottolineato Mazzoncini, è il risultato di un sistema ferroviario aperto alla concorrenza e sostenibile come dimostra l’acquisizione di NTV e la vendita di GS retail e l’interesse del Premier francese Macron ad osservare questo modello di sviluppo nella riorganizzazione di SNCF.
In conclusione, rispetto alla situazione di crisi in Alitalia e in ATAC, è stato affermato che quanto al vettore aereo il Gruppo FSI non ha alcun interesse all’acquisizione ma sta invece sviluppando una forte interlocuzione commerciale per la vendita di pacchetti integrati tra relazioni internazionali, trasferimenti aeroportuali ed AV. Quanto al TPL romano, che vanta 4 milioni di utenti, FS attende di partecipare ad una futura gara sul servizio. Da ultimo è stata evidenziata la messa in sicurezza finanziaria delle Ferrovie del Sud-Est ed i numerosi investimenti anche infrastrutturali nell’ambito del concordato della ex concessa assorbita nel gruppo.
A livello di mercato comunitario sembra corretto desumere, rispetto alla situazione finanziaria di alcune realtà estere in regime di monopolio, come il modello integrato di concorrenza delle ferrovie italiane sia un esempio di eccellenza da presidiare e da esportare con un certo orgoglio per il sistema Paese in attesa della futura governance di indirizzo politico. A cura di Luigi D’Ottavi
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