FD-MostraDobbiaco-2017-08-17-BertagninA_010Dobbiaco, 24 agosto 2017 – La mai dimenticata “Ferrovia delle Dolomiti” Calalzo – Cortina – Dobbiaco, chiusa al traffico nel 1964, ritorna nuovamente in mostra in Val Pusteria, in provincia di Bolzano, nel Centro Culturale Gran Hotel di Dobbiaco. La mostra riutilizza in parte il materiale iconografico e documentale della precedente mostra tenutasi dall’estate del 2012 all’aprile del 2013 a Cortina d’Ampezzo. L’evento, voluto dalla amministrazione comunale di Dobbiaco, è stato inaugurato a maggio scorso e resterà aperto fino al 31 ottobre prossimo.
Un pannello introduttivo e nove gigantografie, con le rispettive didascalie illustrative, consentono al visitatore di poter conoscere ed apprezzare, seppur sinteticamente, una delle ferrovie a scartamento ridotto più belle in Italia per via del tracciato caratterizzato dall’impareggiabile bellezza delle Dolomiti.FD-MostraDobbiaco-2017-08-17-BertagninA_034
La documentazione è stata raccolta nel corso di parecchi anni dal Sig. Evaldo Gaspari, nato nel 1927 e residente a Cortina, e che lo hanno portato a pubblicare, nel 1994, il libro “La Ferrovia delle Dolomiti”.
Oltre ai pannelli fotografici, per presentare ai visitatori della mostra il caratteristico materiale rotabile della ferrovia, è stato esposto il diorama della stazione di Ospitale, presente all’epoca dell’esercizio ferroviario nella tratta Cortina – Dobbiaco. Il diorama è stato realizzato da Evaldo ed Alessandro Gaspari in scala HO-M e rappresenta un incrocio tra un treno passeggeri diretto a Dobbiaco ed un treno merci diretto a Cortina.
Alcune ambientazioni scenografiche rappresentano, con l’ausilio di effetti sonori, l’evoluzione nel tempo del modo di viaggiare nell’area delle Dolomiti tramite l’utilizzo della carrozza a cavali, del treno, dell’autobus e della auto.
La mostra si tiene in un periodo di grande interesse e fermento da parte delle comunità dei territori attraversati una volta dalla “Ferrovia delle Dolomiti” in relazione alle nuove ipotesi e studi di tracciato per costruire, secondo standard progettuali moderni, una nuova ferrovia che unisca il Cadore, Cortina di Ampezzo, la Val Pusteria da una parte con la pianura veneta e Venezia e, dall’altra, con l’Austria.
La mostra è visitabile gratuitamente dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30 dal martedì al sabato. Fino a fine agosto la mostra è aperta anche la domenica ed il giovedì dalle 18.00 alle 22.00. A cura di Antonio Bertagnin

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