ETR343_001-R20464MonseliceMantonva-LineaMantovaMonselice-SalettoDiMontagnana-2014-04-17-BruzzoMarco-BRU_2896Venezia, 29 novembre 2016 – La Giunta regionale del Veneto conferma la proroga del contratto di servizio con Trenitalia sino al 31 dicembre del 2023, ma ne ha aggiornato i termini rispetto alla prima versione di un anno fa: in attesa di bandire la gara europea per l’affidamento del servizio ferroviario secondo le normative comunitarie, la Regione Veneto ha condizionato il rinnovo per altri nove anni all’impegno di Trenitalia di raddoppiare il piano iniziale di investimenti previsto. Entro il 2017 la società che gestisce il servizio ferroviario nazionale dovrà garantire l’entrata in servizio nella rete regionale di 5 nuovi treni Vivalto e di 9 treni Swing (NdR: in parte già in servizio); e a partire dal 2020 verranno consegnati 9 nuovi elettrotreni (tipo ‘Caravaggio’). Nei prossimi otto anni Trenitalia dovrà inoltre provvedere al ‘revamping’ (cioè l’integrale rimessa a nuovo) dei convogli TAF e ulteriori investimenti tecnologici sul parco e sulla manutenzione del materiale rotabile.
Ne dà notizia l’assessore alle Infrastrutture Elisa De Berti, che ha portato oggi al voto della Giunta regionale il nuovo contratto di proroga, rivisto e aggiornato rispetto al primo atto siglato il 1° dicembre scorso. “A seguito delle segnalazioni dei comitati dei pendolari e delle criticità  evidenziate nelle diverse tratte del Veneto – ha spiegato De Berti – abbiamo rinegoziato con Trenitalia termini e condizioni per  la prosecuzione del contratto. In attesa dei tempi tecnici per bandire ed espletare la gara europea abbiamo utilizzato la possibilità di estendere la proroga del servizio al gestore attuale per sei anni più tre, in cambio dell’impegno di Trenitalia di raddoppiare gli investimenti inizialmente programmati: dagli 86 milioni dell’offerta iniziale, agli attuali 170 per acquistare nuovi treni, in aggiunta ai 56 milioni programmati per adeguamenti tecnologici e manutenzioni, con l’obiettivo  di migliorare e razionalizzare l’offerta agli utenti”.
Nel dettaglio, la nuova proroga impegna la Regione Veneto a corrispondere a Trenitalia un miliardo e 279 milioni per gli anni 2015-2023. In cambio Trenitalia migliora i servizi e la flotta secondo un preciso calendario di impegni scandito dal contratto stesso: più treni festivi ed estivi, introduzione dei treni notte, intensificazione dei servizi negli orari di punta e aumento delle percorrenze nelle tratte meno servite. Tutte migliorìe che potranno essere garantite con l’acquisto di 5 Vivalto a cinque carrozze (un treno è già stato consegnato), di 9 treni Swing Diesel (i primi 5 già consegnati stanno mandando in pensione le anziane automotrici 668 nelle tratte pedemontane e bellunesi) e di 9 elettrotreni da 450-600 posti che dovranno entrare in servizio tra il 2020 e il 2023. Il contratto di proroga calendarizza i tempi di consegna del materiale rotabile e relative sanzioni in caso di inadempienze e ritardi.
“Con l’investimento in nuovi treni elettrici e nell’efficientamento del parco e dei servizi abbiamo creato le premesse – prospetta l’assessore De Berti – perchè RFI, la società che gestisce la rete ferroviaria, possa tener fede all’impegno preso di completare l’elettrificazione delle tratte ferroviarie Conegliano–Vittorio Veneto, Castelfranco–Montebelluna, Camposampiero–Cittadella–Bassano anche con l’’anello’ bellunese Vittorio Veneto–Ponte nelle Alpi–Belluno–Feltre–Montebelluna e con la linea Vicenza–Schio. Rinegoziando i termini del contratto di proroga con Trenitalia entrano in circolazione nella rete ferroviaria regionale 23 treni in più, di cui 18 a trazione elettrica. Mi auguro che anche la società infrastrutturale delle Ferrovie dello Stato tenga il medesimo passo e possa garantire l’elettrificazione dell’intero anello sub-dolomitico, secondo i tempi concordati”. Da comunicato Regione Veneto

 

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