RFI_UltimiSegnaliAla_StazAvellino_LatoBN_2015_11_18_BertagninAntRoma, 14 luglio 2016 - Sarà riaperta per scopi turistici la linea Avellino–Rocchetta Sant’Antonio, che attraversa zone incontaminate dell’Irpinia.

Il protocollo siglato oggi a Roma al MiBACT da Dario Franceschini, Ministro dei Beni e Attività Culturali e del Turismo, Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, Maurizio Gentile, AD e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana, e Mauro Moretti, Presidente di Fondazione Fs Italiane, dà inizio al percorso comune tra tutti i soggetti coinvolti per dare nuova opportunità alla linea chiusa al traffico ferroviario 2010.

I primi viaggi in treno storico sono previsti da lunedì 22 agosto in concomitanza con lo Sponz Fest.

L’idea progettuale è stata redatta dalla Fondazione Fs Italiane con il supporto di RFI, il Gestore della rete ferroviaria nazionale, che curerà gli interventi di riqualificazione (linee fabbricati), per garantire l’esercizio ferroviario a fini turistici. La Regione Campania si impegna a reperire i fondi necessari, d’intesa con il MiBACT.

La Fondazione FS Italiane mette in campo tutto il proprio know-how nella gestione delle linee ferroviarie turistiche e nell’organizzazione dei viaggi di treni storici. Sarà infatti allestito un treno con carrozze degli anni ’30 e un ex bagagliaio/postale riadattato per il trasporto bici e per la degustazione di prodotti tipici.

Le manifestazioni di tipo culturale e le diverse iniziative collaterali andranno a beneficio soprattutto delle comunità ed economie del territorio, configurandosi come nuova forma di turismo sostenibile, funzionale allo sviluppo locale.

La Avellino–Rocchetta Sant’Antonio è un patrimonio infrastrutturale di rilievo storico e paesaggistico delle aree interne dell’Irpinia. La ferrovia è stata costruita a partire dal 1889 e inaugurata, anche grazie all’impegno di Francesco De Sanctis, Ministro della Pubblica Istruzione del Regno d’Italia, nel 1895. Il tracciato lungo 120 km attraversa Campania, Basilicata e Puglia, intercettando le valli del Sabato, del Calore e dell’Ofanto e superando dislivelli dai 217 metri s.l.m. di Rocchetta ai 672 metri s.l.m. di Nusco. Lungo il percorso si incontrano 31 stazioni, 58 tra viadotti e ponti metallici e 19 gallerie, manufatti di pregevole fattura e perizia architettonica e ingegneristica. Comunicato Fondazione FS

 

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