La Spezia, 5 aprile 2016 – Oltre 6000 persone hanno visitato nel fine settimana del 19 e 20 marzo scorso il deposito locomotive di La Spezia Migliarina in occasione della 24ª edizione delle Giornate FAI (Fondo Ambiente Italiano) di Primavera. Questo sito, dismesso da Trenitalia Divisione Cargo nel 2013, è stato acquisito da Fondazione FS Italiane fra i 13 siti destinati alla manutenzione ed il rimessaggio dei rotabili storici, con la peculiarità specifica di essere destinato espressamente ai mezzi elettrici di trazione. L’ex deposito di locomotive FS della Stazione di La Spezia Migliarina rappresenta un sito di rimessaggio e manutenzione di importanza strategica per i rotabili ferroviari, sia per la grande tipologia di mezzi, sia per la specializzazione delle lavorazioni eseguite. Numeri molto incoraggianti da parte del pubblico in questo nuovo appuntamento, che bissa ampiamente il successo dello scorso anno, premiando soprattutto il notevole lavoro preparatorio e di supporto svolto dai numerosi volontari dell’Associazione Treni Storici Liguria (ATSL) e dell’Associazione Rotabili Storici Milano Smistamento (ARSMS), coinvolti dalla Fondazione FS Italiane per la riuscita della manifestazione. Questo risultato dimostra quanto sia accresciuto in questi ultimi anni l’interesse verso il mondo delle ferrovie e la cultura ferroviaria, grazie soprattutto agli eventi di aggregazione promossi dalla Fondazione FS per avvicinare il pubblico verso un settore spesso sconosciuto ed anche avulso alla massa.
Numerosi i mezzi esposti al pubblico sul piazzale e all’interno dei capannoni dell’impianto, che si è arricchito per l’occasione di altri rotabili trasferiti da Milano Centrale con un apposito convoglio di servizio. Le locomotive elettriche E424 049, E428 202, E454 001 (il cui restauro estetico è stato pressoché completato dai volontari ATSL), E626 045 e 185, E636 065, 161, 284 “Camilla” e 318, E645 023, E646 028 e 085 e le locomotive Diesel D143 3021 (utilizzato come insolito palco per il saluto delle autorità), 250 2001 (anch’esso alle battute finali di restauro), D345 1118 e D445 1006. Presente anche vario materiale rimorchiato fra cui la vettura ristorante TEE e la vettura “Pizza Express” in livrea Gran Comfort che, assieme alla carrozza centoporte Cz 37 038 componevano un discreto sito di ristorazione ad offerta variegata per il pubblico. Visitabili con la guida dei volontari ATSL le locomotive E626 294, E636 265, E656 590, l’elettromotrice “Varesina” E623 629 e la prestigiosa carrozza salone S6 del Treno Presidenziale. Sul triangolo d’inversione posto all’ingresso dell’impianto era accesa e disponibile per brevi spostamenti la loco-tender 940 041.
Nelle due giornate dell’evento sono stati organizzati due convogli con materiale storico da Milano Centrale a La Spezia Migliarina e ritorno, con varie fermate intermedie, composto da vetture tipo UIC-X, la vetture tipo 1959 T cuccette, letti WLABm tipo MU in configurazione giorno, Gran Confort a scompartimento in livrea TEE ed un bagagliaio nDU che sono stati trainati rispettivamente dalla locomotiva E646 158 al sabato ed E656 001 alla domenica.
Presenti a corollario vari veicoli esposti cura dell’ASI (automotoclub storico italiano) sezione locale di La Spezia, l’Assofitram, CAMS Auto e Moto storiche, Polizia di Stato e Storic Bus mentre nei locali dell’impianto era visitabile la ricca esposizione dell’ARI (Associazione Radio Amatori Italiani) e una postazione radio funzionante. Come per lo scorso anno sono state organizzate nelle due giornate varie corsette per il collegamento con la stazione della Spezia Centrale e il Museo Nazionale dei Trasporti (MNT), la cui ricca collezione di rotabili e cimeli è sistemata all’interno della vecchia Squadra Rialzo e del relativo scalo di Via Fossintermi. Quest’anno il servizio è stato ad appannaggio delle automotrici storiche ALn 668 1401 e 1452 che nelle due giornate hanno trasportato oltre un migliaio di visitatori. Grazie alla sinergia creatasi fra varie associazioni la città di La Spezia si candida ad avere le caratteristiche di un museo unico per i mezzi di trasporto d’epoca. A cura di Michele Cerutti
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