640_143-treno29172MilanoCentraleVarallo-Roccapietra-2015-06-14-CastiglioniFranco-DSCN0725Varallo Sesia, novembre 2015 – Nuova vita per la Novara–Varallo Sesia durante l’estate 2015, con i treni turistici che hanno portato convogli d’epoca a percorrere i binari della linea chiusa al traffico regolare dal settembre dello scorso anno. Innanzitutto con l’iniziativa “La Ferrovia della Valsesia” – promossa dalla Fondazione FS, dalla Regione Piemonte e da vari enti locali, presentata a Milano Centrale lo scorso 20 maggio – che ha visto protagonista un convoglio di carrozze d’epoca trainato dalla locomotiva Diesel D 343 1030, i cui viaggi sono stati effettuati nelle date del 24 maggio, 2 giugno, 12 luglio, 19 luglio, 9 agosto, 23 agosto, 6 settembre e 20 settembre. Il convoglio, partito da Milano Centrale al traino di una locomotiva elettrica storica E 646 (158 o 028), effettuava la prima fermata a Rho Fiera Expo Milano 2015; giunto a Novara e sganciata la locomotiva elettrica, la D 343 rimaneva titolare del treno, che dalle risaie del novarese conduceva i viaggiatori fino al capoluogo valsesiano, effettuando le fermate di Romagnano Sesia e Borgosesia. 880_051-Varallo-2015-09-20-CastiglioniFranco-DSCN6730.jpgA bordo i passeggeri avevano la possibilità di degustare prodotti tipici del territorio, e una volta giunti a destinazione trovavano a loro disposizione guide turistiche abilitate per la visita alla città e ai suoi monumenti, oltre ad usufruire di tariffe agevolate per la salita in funivia al celebre Sacro Monte e per il pranzo in ristoranti convenzionati.
L’ultimo viaggio dell’iniziativa, il 20 settembre, ha costituito un unicum in quanto ha visto l’impiego della locomotiva a vapore 880 051, coadiuvata in spinta dalla D 343 1030 a causa della robusta composizione. In questa occasione a bordo del treno hanno viaggiato anche il Direttore della Fondazione FS Luigi Cantamessa, il sindaco di Varallo Eraldo Botta e alcuni rappresentanti di diversi Paesi presenti all’Expo, che dopo il festoso arrivo al capolinea sono stati accolti presso la Sala Consiliare del Municipio dove si è tenuta una breve conferenza di presentazione delle iniziative della Fondazione ai partecipanti, che hanno portato ciascuno un omaggio tipico del proprio Paese di provenienza. L’occasione è stata anche ghiotta per gli appassionati, che hanno potuto rivedere una locomotiva del gruppo 880, tipico della linea valsesiana all’epoca del vapore, tornare su questi binari dopo quarant’anni di assenza.D343_1030-Briona-2015-09-06-CastiglioniFranco-DSCN5977.jpg
Tuttavia questo non è stato l’unico treno a vapore che negli ultimi mesi ha percorso la Novara-Varallo: sono infatti stati effettuati ben due treni speciali, sempre provenienti da Milano Centrale, che da Novara hanno visto protagoniste due diverse vaporiere. Il primo, effettuato domenica 14 giugno e curato da FTI, per il quale è stata impiegata la locomotiva 640 143, ha raggiunto un grandissimo successo di pubblico con a bordo quasi 400 persone. Il secondo, messo in linea il 4 ottobre con titolare la 625 100, rientrava nell’ambito di un’iniziativa della stessa Fondazione FS, “Le strade ferrate del gusto: itinerari enogastronomici in treno d’epoca in occasione dell’Esposizione Universale Milano 2015”, ed è stato denominato “Il treno della toma e delle miacce”, due prodotti tipici valsesiani di cui era offerta degustazione a bordo.880_051-Varallo-2015-09-20-CastiglioniFranco-DSCN6821.jpg
Per poter permettere le manovre alla stazione capolinea, il piano binari di Varallo è stato risanato, e sono stati ricollegati gli scambi che permettono di effettuare il salto della locomotiva per riportarsi in testa al convoglio. Entro fine anno è previsto anche il riallacciamento dello scalo, dove è presente una rimessa e una piccola piattaforma girevole, utilizzata fino a pochi anni fa per le locomotive a vapore degli ultimi speciali che hanno percorso la linea. Questo potrà assicurare anche per il prossimo anno il ripetersi delle iniziative, con un motivo di interesse in più per gli appassionati, e per la gioia della popolazione locale, che ha accolto come un gradito ritorno il passaggio del treno sui binari valsesiani. A cura di Franco Castiglioni

Foto di Franco e Roberta Castiglioni