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Bari, 25 settembre 2015 – Si è svolta il 19 settembre scorso la seconda edizione di “Un Treno chiamato Jazz”, replicando il grande successo ottenuto con la sperimentazione del 1° agosto. L’evento è consistito in un viaggio di andata e ritorno da Bari a Martina Franca, lungo la linea Bari – Taranto delle Ferrovie Sud-Est, a bordo del convoglio storico “Salento Express”. Rinomati jazzisti pugliesi, esibendosi in ogni carrozza, hanno offerto un apprezzatissimo intrattenimento musicale per tutta la durata del viaggio. Sono state inoltre offerte svariate degustazioni di prodotti tipici locali, a cura dei numerosi sponsor dell’iniziativa. Il tutto coadiuvato dal fascino irresistibile del treno d’epoca e dei paesaggi attraversati, a conferma delle sterminate potenzialità turistiche che la ferrovia può sviluppare in Puglia.

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L’evento è stato ideato e organizzato dall’Associazione Culturale Musicale “Nel Gioco del Jazz”, in collaborazione con la Scuola Musicale “Il Pentagramma” di Bari, l’Associazione Culturale “I Tipici di Puglia”, le Ferrovie Sud-Est e AISAF Onlus Gruppo Bari. Una squadra ormai collaudata che, alla luce di questo ennesimo successo, organizzerà sicuramente altri eventi simili in futuro.
Il “Salento Express”, gestito dai soci volontari di AISAF Onlus e appositamente inviato dal Museo Ferroviario di Lecce, ha prestato servizio nella sua composizione completa che prevede: le carrozze Carminati & Toselli ABz 758, Bz 614 e Bz 612; la carrozza a terrazzini Miani & Silvestri CTcr 454 (la più antica vettura tuttora circolante in Italia, risalente al 1903); il bagagliaio DU 950 ex Regie Poste. In trazione il locomotore Diesel-elettrico Marelli-Reggiane BB 159.
La partenza da Bari Sud-Est è avvenuta alle 16,20 circa, con il “Salento Express” attestato sul binario tronco 3. Sono state effettuate brevi soste a Bari Mungivacca, Triggiano, Noicàttaro, Rutigliano, Castellana Grotte, Putignano, Noci e Locorotondo, motivate essenzialmente da esigenze di servizio. Intorno alle 19:00 l’arrivo a Martina Franca, dove i jazzisti hanno dato luogo a un graditissimo concerto estemporaneo che ha attirato anche numerosi passanti. I passeggeri hanno poi visitato liberamente il centro città, mentre in stazione si svolgevano tutte le manovre necessarie per invertire la composizione del convoglio, in vista del viaggio di ritorno. Alle 20:50 circa la ripartenza da Martina Franca, con arrivo a Bari Sud-Est intorno alle 23:30. Molto calorosi i congedi dei partecipanti (alcuni dei quali provenienti da altre province), a conferma dell’ottima riuscita dell’evento.
Degna di nota la presenza dei Maestri Roberto Ottaviano e Guido di Leone, entrambi musicisti baresi con prestigiosa reputazione a livello nazionale e internazionale: il primo sassofonista e docente del Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari; il secondo chitarrista nonché fondatore, direttore e docente della Scuola Musicale “Il Pentagramma”. Accanto a questi due mostri sacri del jazz, si sono esibiti artisti di grande calibro come Nando Di Modugno (chitarra), Giuseppe Bassi (contrabbasso), Vince Abbracciante (fisarmonica), Andrea Sabatino (tromba), Fabio Lopez (chitarra), Fabrizio Savino (contrabbasso) e Gianna Montecalvo (voce).

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A titolo di digressione, va ricordato che il “Salento Express” non è l’unico convoglio storico del parco rotabile FSE. Nello scalo di Martina Franca i soci AISAF tarantini e baresi stanno infatti approntando un secondo convoglio, denominato “Valle d’Itria Express” e formalmente istituito nel 2014. Sono attualmente in restauro quattro vetture Carminati & Toselli costruite fra gli anni ’30 e ’40, sulle quali sarà ripristinata la livrea verde foresta (a differenza del “Salento Express” che sfoggia la livrea castano-Isabella). Una quinta vettura, restaurata dai soci AISAF leccesi, è invece temporaneamente ricoverata nelle officine di Lecce. Completeranno infine la composizione il locomotore BB 169 (ex D 343 1039 FS) e il bagagliaio DU 951, anch’essi già restaurati a Lecce. I volontari stanno concentrando i propri sforzi affinché il “Valle d’Itria Express” possa debuttare il prima possibile, consentendo così di concretizzare il ricco programma di treni storici redatto da AISAF Gruppo Bari. A cura di Gabriele Lepore

 

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