Bari, 20 agosto 2015 – È stato inaugurato il 4 agosto scorso il sottopasso ciclopedonale che rimpiazza il passaggio a livello in Via Emanuele Mola. L’opera, realizzata grazie a un finanziamento di 1,4 milioni di euro da parte di RFI, mette in comunicazione i quartieri San Pasquale e Madonnella, e risolve l’annosa questione delle estenuanti attese dei residenti dinanzi alle sbarre chiuse; in quel punto infatti passa sia il doppio binario della linea Bari-Lecce RFI sia il semplice binario della linea Bari-Taranto FSE, con un altissimo numero di transiti quotidiani. L’attraversamento a raso era in origine caratterizzato da quattro sbarre ad azionamento manuale. A fine ottobre 2013, con l’inizio dei lavori per il sottopasso, è stato interdetto il passaggio ai soli veicoli stradali. Sono state successivamente installate due sbarre più piccole ad azionamento elettromeccanico con casse di manovra TD96/2. Le sezioni scatolari del sottopasso, realizzate in calcestruzzo armato, sono state spinte sotto i binari mediante l’uso di martinetti idraulici; la circolazione ferroviaria durante questa fase, seppure rallentata, è stata garantita dall’impiego di un ponte “Essen”. La chiusura definitiva del passaggio a livello è avvenuta infine pochi giorni prima dell’inaugurazione dell’opera. Il sottopasso è accessibile mediante due scale, una rampa ciclopedonale e un ascensore; è inoltre dotato di percorsi tattili, illuminazione, sistemi di sicurezza e videosorveglianza. Particolare attenzione è stata riservata al deflusso delle acque meteoriche, mediante l’impiego di canali di scolo e impianti di aspirazione. Quest’opera rappresenta il primo piccolo tassello del grande progetto del Nodo Ferroviario di Bari Sud (la cui gara d’appalto sarà indetta prossimamente). Nell’ambito di tale progetto è prevista una variante di tracciato per la Bari-Lecce RFI, che la porterà in affiancamento alle FSE fino all’Executive Center; sarà contestualmente soppresso con sottovia stradale anche il passaggio a livello di Via Oberdan, l’ultimo rimasto nel centro città, permettendo così una ricucitura urbana senza precedenti per Bari. A cura di Gabriele Lepore
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