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Rho, 13 maggio 2015 – il Gruppo Ferrovie dello Stato ha organizzato ieri, nella suggestiva cornice del conference center dell’Expo di Milano, una conferenza, seguita da un dibattito, inerente la ormai prossima promulgazione delle direttive comunitarie sul “Recast” ed il “Quarto pacchetto ferroviario”.
Il momento di confronto, organizzato in collaborazione con la Community of European Railway and Infrastructure Companies (CER), ha visto l’intervento dei principali attori istituzionali e delle figure chiave del gruppo FSI.
Agli interventi dei rappresentanti della Commissione Europea, del Parlamento Europeo, della Presidenza Europea e del Parlamento Italiano hanno fatto seguito quelli dell’Ing. Elia e dell’Ing. Gentile rispettivamente AD del gruppo FS e di RFI.
La nuova normativa “Recast” condurrà infatti alla definizione a livello europeo di una normativa unica per la definizione dell’architettura finanziaria delle imprese e dei grandi gruppi ferroviari della comunità ed in particolare vorrebbe portare ad una più trasparente ed efficace separazione fra le entità che si occupano della promulgazione delle normative nazionali, i gestori dell’infrastruttura e degli operatori ferroviari che garantisca a tutti gli attori del mercato un adeguato grado di indipendenza ed autonomia. Il “Quarto Pacchetto Ferroviario” , ancora in fase di discussione, andrà invece a definire dal 2019 nuovi parametri nell’assegnazione dei contratti di servizio ferroviario al fine di consentire la piena liberalizzazione del mercato ferroviario europeo.
A questo proposito l’Ing.Elia ha tenuto a precisare come le FS appoggino la proposta del Parlamento Europeo e, anche in vista dell’ormai prossima privatizzazione del Gruppo, siano favorevoli ad una normativa che, oltre a permettere la libertà del mercato, possa anche facilitare e sveltire le prassi burocratiche per la certificazione di nuovo materiale rotabile interoperabile e rendere più accessibili i corridoi europei della normativa TEN-T.
Anche Christian Kern, presidente in carica del CER e AD del gruppo OBB-Rail Cargo Carrier, ha rimarcato l’esigenza di rendere più semplice l’attraversamento dei confini di Stato ed il superamento delle “barriere” tecnologiche ancora esistenti fra i vari paesi della Comunità Europea.
L’Ing. Gentile invece ha posto l’accento sulla definizione, possibilmente a livello comunitario, di un più concreto piano di finanziamento dei gestori instrastrutturali portando ad esempio il caso di Rete Ferroviaria Italiana e delle difficoltà riscontrate nel definire un quadro economico stabile a fronte di una costante variabilità dei finanziamenti statali. A cura di Marco Stellini