FSE-BB162+SalentoExpress-Tricase(Le)-2012-05-12-MighaliL_tuttoTRENO_wwwduegieditriceitLecce, 6 dicembre 2017 – A seguito dei primi danneggiamenti alla locomotiva BB 162, la giovane associazione pugliese Rotaie di Puglia è intenzionata a far leva sulle istituzioni regionali nell’ottica del turismo ferroviario.

Nell’ormai lontano 2011 l’associazione AISAF Onlus dava vita ad un convoglio d’epoca destinato a far breccia nella passione e nei sentimenti della gente del luogo. Il 26 Marzo di quell’anno debuttava nella penisola salentina il Treno Storico Salento Express, un convoglio realizzato recuperando carrozze destinate alla demolizione e locomotive al tramonto della loro cinquantennale carriera.

Da allora, per cinque anni quello storico convoglio ha effettuato più di sessanta viaggi, trasportando in lungo e in largo nella penisola salentina circa 6000 viaggiatori, soprattutto turisti. La sua velocità pari a 50 km/h consentiva al viaggiatore di ammirare con la lentezza il paesaggio incontaminato; dal finestrino scorrevano infatti muretti a secco, ulivi monumentali, trulli, chiese, borghi e persino preistorici menhir. A piccoli passi la sua fama e i suoi successi crebbero.

Al Salento Express sono legate molte iniziative che in quegli anni divennero appuntamenti fissi nelle varie stagioni del territorio, come il Treno della Natività da Lecce al Presepe Vivente di Tricase o il Treno dei Misteri da Lecce a Gallipoli Porto per il Venerdì Santo; il Salento Express arrivò però all’apice della sua fama sul finire dell’estate 2015 quando l’Associazione Rotaie di Puglia lo consacrò alla ribalta con l’effettuazione del Treno dei Due Mari da Gallipoli Porto ad Otranto, dimostrando all’intero territorio quanto quell’iniziativa poteva essere utile per la propria offerta turistica. Grazie a quel successo il convoglio divenne anche il protagonista principale della puntata di Linea Verde Orizzonti incentrata sul Salento, andata in onda poche settimane dopo su Rai 1; nessuno però poteva immaginare che quella stessa puntata su Rai 1 avrebbe mostrato l’ultima apparizione del Salento Express.

Fu in quel periodo che venne a galla lo scandalo delle Ferrovie Sud Est e il pesante buco superiore a 200 milioni di euro. FSE fu allora commissariata dal Ministro Del Rio e il nuovo cda cominciò a spendere lo stretto necessario per poter continuare a garantire il servizio e per alcuni mesi nemmeno i dipendenti ricevettero lo stipendio. In questo quadro generale e con le poche risorse disponibili, a farne subito le spese fu proprio il Treno Storico Salento Express che per ovvi motivi economici vide interrompersi la revisione alle proprie carrozze e locomotive, garantita dalle stesse FSE.

Da allora Rotaie di Puglia ha costantemente continuato a ricevere richieste da ogni parte d’Italia, d’Europa e anche del mondo considerando che non sono mancate nemmeno le e-mail giunte da Australia e Stati Uniti. Puntualmente i ragazzi dell’associazione sono stati costretti a dire ai turisti interessati che quel servizio non era disponibile per motivi assurdi che puntualmente spiegati, andavano a mostrare le classiche debolezze italiane. In un caso però una docente argentina ha comunque deciso di dare fiducia a Rotaie di Puglia e con alcune sue amiche ha voluto compiere un sopralluogo in Terra d’Otranto in attesa di pianificare delle esperienze nel momento in cui il Salento Express sarebbe tornato a correre.

Nel frattempo le Ferrovie Sud Est sono passate al Gruppo Ferrovie dello Stato, la Fondazione FS ha iniziato le trattative per rilevare da FSE il suo parco storico ma un nuovo incubo per il Salento Express si sta paventando all’orizzonte. Se le carrozze sono protette nel Museo Ferroviario di Lecce, con non pochi sacrifici di spazio che compromettono l’ingresso nella struttura di nuovi rotabili da esporre, non si può dire la stessa cosa della locomotiva BB 162 che nel mese di Novembre, per esigenze di spazio, è stata accantonata da FSE nella stazione di Novoli (Le) assieme all’ultima automotrice Breda (Ad 80) e all’unica locomotiva funzionante BB 160 che, trainando da attiva il suo “funerale” e quello dei mezzi agganciati, è stata spenta definitivamente nello scalo posto a dieci chilometri da Lecce.

In queste settimane, per quanto possibile, lo staff di Rotaie di Puglia ha cercato di sorvegliare quei mezzi e al tempo stesso sensibilizzare istituzioni e addetti ai lavori, con varie lettere, sul rischio relativo a danneggiamenti e furti ai danni della BB 162 e tutto ciò si è puntualmente ed inesorabilmente manifestato nei primi giorni di dicembre. La macchina è stata dapprima graffitata da alcuni vandali e successivamente ha subito il furto dei suoi primi componenti (tromba), opera che di fatto anticipa alcune asportazioni che già stanno diffusamente avvenendo ad opera di soggetti di etnia rom negli scali salentini di Zollino e Nardò Centrale (scoperti in flagrante dagli stessi ragazzi e scappati immediatamente). E’ ovvio che il furto delle componenti comprometterebbe per sempre il funzionamento di una macchina, accantonata per il solo guasto dell’invertitore, sostituibile in appena mezzora di lavoro.

A seguito di ciò l’Associazione Rotaie di Puglia, ha deciso di non stare più all’angolo ad aspettare. E’ stata avviata una petizione popolare che in soli tre giorni ha superato le 2500 firme e il numero si appresta a crescere poiché venendo fuori l’orgoglio e il sostegno dei salentini. Alcune firme sono state ricevute anche da altre regioni italiane e persino dal Regno Unito.

La petizione, intitolata “Ridiamo vita al Salento Express” (link), è indirizzata al Presidente delle Regione Puglia Michele Emiliano e ai suoi assessori al turismo e alla mobilità Loredana Capone e Antonio Nunziante. Solo la Regione Puglia in questo momento può mettere a disposizione le risorse necessarie alla rinascita del convoglio d’epoca e la conseguente istituzione del turismo ferroviario. In questo senso importante è l’approvazione in parlamento della legge n. 128 del 09/08/2017 che ha istituito le ferrovie turistiche; esempi di turismo ferroviario giungono da altre regioni italiane, Campania soprattutto che con 40 milioni di euro ha riattivato quasi 200 km di ferrovie dismesse per fini turistici e assicurato ai propri territori dell’entroterra iniziative con treni d’epoca per molti anni. Un treno storico che giunge in un piccolo paese di provincia con 400/500 viaggiatori porta inesorabilmente economia in quel borgo e a risentirne sono soprattutto le attività commerciali e ricettive. Senza però spostarsi fuori dai confini regionali, esempi in tal senso li porta anche il Salento Express con la sua attività durata cinque anni oppure le recenti iniziative di Rotaie di Puglia che tanto successo stanno riscuotendo sul Gargano.

Non è più il momento di aspettare, Rotaie di Puglia chiede con forza l’intervento della Regione Puglia per non perdere, è il caso di dirlo, l’ennesimo treno per lo sviluppo turistico per l’intero tacco d’Italia.

Rotaie di Puglia ringrazia sin da ora quanti vorranno sposare e condividere la causa con un semplice clic. Comunicato Rotaie di Puglia

 

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