BayerischenOberlandbahn-ET302-Meridian-2013-07-17-Stadler-wwwduegieditriceit-WEBRosenheim 14 dicembre 2013 – L’Ufficio federale tedesco delle ferrovie (EBA) ha rilasciato l’autorizzazione alla circolazione per i nuovi treni FLIRT della Stadler. Con il cambio orario del 15 dicembre 2013, i nuovi treni regionali FLIRT potranno entrare in servizio, come previsto, sulla rete regionale attorno a Rosenheim, sotto il logo MERIDIAN della Bayerischen Oberlandbahn (società della Veolia Verkehr GmbH) che gestisce le linee da Monaco a Salisburgo e a Kufstein via Rosenheim e da Monaco a Rosenheim via Holzkirchen.
“Siamo felici della notizia dell’Ufficio federale delle ferrovie. Così abbiamo ottenuto l’autorizzazione, come promesso.” dice Michael Daum, il direttore di Stadler Pankow GmbH. “Questo è stato reso possibile grazie ad un calendario stretto, attuato di continuo con l’Ufficio federale. Potremmo cosi consegnare i nuovi treni della moderna flotta senza interruzione.”
Il FLIRT per il Bayerischen Oberlandbahn è un treno completamente nuovo e altamente sofisticar: è stato pensato e costruito secondo le nuove norme anti-crash. I treni a tre e sei casse si distinguono per la forte accelerazione ed un consumo ridotto di energia. Con 333 posti a sedere per il sei casse e 158 posti per il tre casse (in entrambe le configurazioni con 8 in prima classe), il FLIRT offre molti posti. Poltrone confortevoli, prese elettriche, climatizzazione, un sistema moderno d’informazione al cliente e diverse possibilità di sistemare i bagagli aumentano la comodità dei passeggeri. Ci sono a disposizione due/quattro bagni, con almeno uno accessibile alle persone a mobilità ridotta. Tutte le porte dispongono di uno scalino retrattile per accedere al convoglio. Le diverse zone del treno sono direttamente raggiungibili, senza scalino, dalla zona d’entrata, permettendo di portare con se bagagli, sedie a rotelle, passeggini o bici. Nei FLIRT a sei casse si trova anche una zona di servizio. I convogli possono arrivare fino ad una velocità di 160 km/h. Fonte Stadler, traduzione a cura di Fabien Perissinotto