MCNE-trattaPiscinolaAversa-banchinaGiugliano-2009-04-18-PannicoMaurizio33-wwwduegieditriceit-WEBLa linea metropolitana Napoli – Giugliano – Aversa, più comunemente chiamata Linea Arcobaleno per i colori che contraddistinguono le sue cinque stazioni che richiamano quelli dell’iride, facente parte della costruenda linea Napoli – Santa Maria Capua Vetere (ex ferrovia Alifana – tratta bassa) e gestita da MetroCampaniaNordEst (recentemente assorbita da EAV), è desolatamente “chiusa fino a nuova comunicazione”.
E’ questo lo sconcertante avviso che compare da qualche ora sul sito aziendale dell’ Ente Autonomo Volturno. La causa principale dell’interruzione del servizio è da ricercarsi nella carenza di materiale rotabile, 11 UDT MA.100 ex linea A della metropolitana di Roma tutte ferme da una settimana. La situazione appare davvero grave se si pensa che per garantire un servizio minimo con frequenza di 15 minuti sono necessari appena due treni sui 10 km di linea.
E così la prima linea metropolitana interprovinciale d’Italia, realizzata in soli quattro anni di lavori ed inaugurata il 24 Aprile 2009 con le tre nuove stazioni Giugliano, Aversa Ippodormo ed Aversa Centro, che si aggiungevano alle altre due Piscinola – Scampia (collegamento con Linea 1 Metronapoli) e Mugnano, inaugurate nel 2005, lascia a terra, o meglio, in auto, diverse migliaia di utenti. Basta dare uno sguardo ai numeri, tra le province di Napoli e Caserta risiedono circa 750 mila persone per un bacino di circa 47 milioni di passeggeri all’anno con punte anche di 7.500 pax al giorno.
Dotata delle più moderne tecnologie (congruenti con quella della linea 1 della Metropolitana di Napoli) che garantiscono la sicurezza per la circolazione e per i passeggeri, è una perfetta rappresentazione della filosofia della metropolitana regionale: integrazione con tutti i sistemi di mobilità su gomma e su ferro (possibilità di interscambio con Aversa FSI, un capolinea della CTP alla stazione di Giugliano).
Ideale anello di congiunzione tra la qualità del servizio offerto e la quantità di opere presenti nelle stazioni, progettate da architetti di livello internazionale, costituisce un tassello fondamentale nella strategia di potenziamento della maglia nord-est della rete metropolitana regionale della Campania, in particolare nelle provincie di Napoli e Caserta dove risiede il 68% della popolazione regionale, su un territorio che per estensione rappresenta soltanto il 28% della superficie regionale. A cura di Maurizio Pannico

 

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