Napoli, 9 dicembre 2013 – Il 2 dicembre 2013 può sicuramente considerarsi un data molto importante per la città di Napoli e per la storia dei suoi trasporti pubblici in quanto, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi, del Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, dell’Assessore ai Trasporti della Regione Campania Sergio Vetrella e del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, è stata inaugurata la stazione “Garibaldi” della linea 1 della metropolitana di Napoli.
Per l’occasione è stato effettuato un treno speciale a/r con a bordo gli invitati che ha percorso la tratta “Toledo” – “Garibaldi”.
Il traguardo raggiunto il 2 dicembre chiude un lunghissimo capitolo della costruzione della linea 1 della metropolitana che possiamo definire, ormai, “storico” tenuto conto che si completa un opera infrastrutturale concepita progettualmente nella prima metà degli anni ’70. Sono passati infatti ben 37 anni da quando, il 22 dicembre del 1976, in piazza Medaglie d’Oro, nel quartiere Vomero, si tenne la cerimonia della posa della prima pietra e l’apertura del primo cantiere della linea 1 della metropolitana alla presenza del primo sindaco comunista eletto a Napoli : Maurizio Valenzi. All’epoca la Concessionaria del Comune di Napoli per la progettazione e costruzione della metropolitana, la M.N. Metropolitana di Napoli SpA, era coadiuvata tecnicamente dalla M.M. Metropolitana Milanese SpA.
Con la consegna al Comune di Napoli sia della stazione di “Garibaldi” sia della nuova tratta di linea “Università” – “Garibaldi” – “asta di manovra” per un estesa complessiva di circa tre chilometri, sarà possibile iniziare il pre-esercizio ferroviario, senza pubblico a bordo dei convogli, sulla tratta “Dante” – “Garibaldi”, fase necessaria al rodaggio della rete ed all’addestramento formativo del personale di macchina e degli operatori di stazione, come previsto dalle norme vigenti.
Pertanto i treni in arrivo a “Dante” proseguiranno senza passeggeri a bordo fino “Garibaldi” , e di qui dopo aver invertito la direzione all’asta di manovra, ritorneranno indietro fino a “Dante” per riprendere la loro corsa fino a “Piscinola” in normale esercizio .
Segnaliamo che l’asta di manovra si trova a circa 1.500 metri dalla stazione di “Garibaldi” in prossimità della futura stazione del “Centro Direzionale”, e che per raggiungere tale impianto, posto a quota circa +3.00 metri, i convogli affrontano una rampa in ascesa compresa tra il 35 ed il 55 per mille.
Per queste ragioni da lunedì 2 dicembre e fino al 29 dicembre è stato sospeso il servizio navetta fra “Dante” e “Università”, con la chiusura agli utenti delle stazioni di “Toledo” e “Università”.
Il completamento del programma di pre-esercizio dovrebbe concludersi entro la fino del mese in maniera da consentire l’apertura al pubblico dell’intera tratta, salvo ulteriori piccoli slittamenti temporali, fissata per il prossimo 30 dicembre.
La stazione “Garibaldi” è stata progettata dall’architetto francese Dominique Perrault e fa parte delle “stazioni dell’arte” realizzate con il coordinamento artistico di Achille Bonito Oliva. In sinergia con il linguaggio architettonico del progettista, Dominique Perrault, Michelangelo Pistoletto, ha ideato due grandi installazioni poste nelle aree di sbarco delle discenderie nelle due direzioni di marcia. Le opere intitolate “Stazione” sono composte da pannelli in acciaio specchiante sui quali sono raffigurati, a grandezza naturale, immaginari utenti, in cammino, in attesa, durante un incontro. Grazie al fondo specchiante gli utenti di passaggio “entrano” nell’immagine diventando co-protagonisti dell’opera.
La nuova stazione è stata realizzata dalla impresa Pizzarotti di Parma con l’utilizzo, tra l’altro, di sofisticate attrezzature e macchinari resisi necessari durante le operazioni di scavo, fino alla profondità di circa 40 metri rispetto alla superficie, per la presenza dell’acqua di falda.
Architettonicamente l’ingresso pedonale della stazione è posto al centro della grande piazza ipoegea, lunga circa 300 metri e larga 20 metri che caratterizzerà, con la sua copertura di “alberi di acciaio” costituiti da frammenti di tessuto polimerico di grandi dimensioni, il lato Sud della piazza Garibaldi nella sua sistemazione definitiva richiamando, quale ideale prosecuzione la pensilina della copertura realizzata, su progetto di Pier Luigi Nervi per la Stazione di Napoli Centrale, nei primi anni ‘60. Il lato Nord della piazza , i cui lavori son recentemente iniziati, sarà invece caratterizzato da una successione di giardini e spazi pedonali scandita dagli accessi alla rete di servizi e al parcheggio previsto nel sottosuolo.
Dalla piazza ipogea si accede alla stazione della linea 1 attraverso un pozzo verticale che, con il suo lucernaio di vetro, permette l’accesso della luce naturale fin quasi al piano banchina posto, come già detto, a circa 40 metri di profondità. Un articolato e scenografico sistema di scale mobili permette il collegamento da e per la banchina di accesso ai treni rivestita da lucidi mattoncini neri, citazione delle stazioni del metrò di Parigi.
Con l’apertura della stazione “Garibaldi” della linea 1 si completa un importantissimo nodo della intermodalità e di intercambio tra le linee ferroviarie nazionali e quelle locali in quanto a Piazza Garibaldi sono presenti le stazioni di RFI di “Napoli Centrale”, dove si attestano anche i treni di MetrocampaniaNordEst per Piedimonte Matese e per Benevento, di “Piazza Garibaldi” con i treni del servizio urbano linea 2 di Trenitalia e quella della ferrovia Circumvesuviana.
Dal punto di vista tecnologico la nuova “Centrale Operativa di Supervisione e Controllo Traffico e Impianti dei Colli Aminei (PCO)”, ubicata nella stazione di “Colli Aminei”, è un centro di controllo e di “telegestione” all’avanguardia, capace di seguire e regolare in tempo reale tutti le informazioni legate all’esercizio: dal controllo della flotta, al flusso passeggeri, dalla verifica dei sistemi di alimentazione, alla diagnostica delle infrastrutture, dei treni e del segnalamento.
Evidenziamo che la nuova tratta “Dante” – “Graribaldi” è attrezzata con un sistema di segnalamento di ultima generazione di tipo A.C.C.M.(Apparato Centrale Computerizzato Multistazione) che si interfaccia nella stazione di “Museo” con quello originario già funzionante fino a “Piscinola” del tipo A.C.E.I. (Apparato Centrale Elettrico a Itinerari).
Con l’apertura della stazione “Garibaldi,” che farà salire a 16 il numero delle stazioni in esercizio ed a 18 i km di doppio binario percorribili, consentendo altresì l’eliminazione della navetta a singolo binario fra “Dante” e “Università” ed il cambio treno a “Dante”, è prevista una frequenza dei convogli di 8 minuti nei giorni feriali e di 10 minuti nei festivi. I tempi di percorrenza dell’intera tratta “Piscinola” – “Garibaldi” saranno di circa 33 minuti, con 250 corse complessive al giorno.
Nel 2014 è prevista l’apertura della stazione “Municipio” mentre per il 2015 quella di “Duomo”, entrambe ricadenti nella tratta “Dante” – “Garibaldi”.
Entro fine gennaio 2014 , sempre che Metronapoli SpA riesca a completare la manutenzione dei treni attualmente fermi in deposito a Piscinola in ritardo per la nota carenza di fondi economici destinati al trasporto pubblico, si prevede di far passare la frequenza dei treni a 7 minuti.
E’ stato stimato che l’apertura della nuova stazione di “Garibaldi”, l’attivazione sull’intera linea dell’esercizio a doppio binario, l’utilizzo delle nuove tecnologie di controllo della circolazione, e le altre implementazioni previste al sistema, consentiranno, sulla linea 1, un incremento dei passeggeri valutatato da 110 mila a 150 mila unità al giorno.
La manifestazione della inaugurazione della stazione “Garibaldi” tenutasi il 2 dicembre ha visto annullata, causa il maltempo, quella contestualmente prevista per la posa della prima pietra dei lavori della tratta “Garibaldi” – “Capodichino”, per i quali il Ministro Lupi ha annunciato che il CIPE, nella seduta di Venerdì 6 dicembre, approverà un ulteriore stanziamento di 600 milioni di Euro.
La nuova tratta consentirà sia di unire la città con l’aeroporto di Capodichino, sia di completare la cosiddetta “chiusura dell’anello” con i lavori in corso ormai da diversi anni sulla tratta “Piscinola” – “Capodichino” . Si apre così un altro fondamentale capitolo per la storia del trasporto pubblico su ferro a Napoli. A cura di Antonio Bertagnin
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