ANM-Linea1-stazioneCapodichino_visitaCIFI-Napoli_2024-03-15-Bert

Napoli, 27 marzo 2024 – Proseguono i lavori per la realizzazione della stazione “Capodichino” della linea 1 della metropolitana di Napoli, la stazione che in futuro potrà consentire agli utenti della metropolitana il collegamento diretto tra l’aeroporto di Napoli Capodichino sia con la stazione FS di Napoli Centrale, tramite la stazione “Garibaldi”, che con la stazione marittima di Napoli, tramite la stazione” Municipio”. La stazione “Capodichino”, infatti, è parte integrante del progetto di potenziamento della Linea 1 e rappresenta un ulteriore e importante capitolo del piano di trasformazione del trasporto pubblico della città.
Il progetto prevede la costruzione “chiavi in mano” della nuova stazione, in corrispondenza dell’aeroporto di Napoli – Capodichino, e la riqualificazione di tutta l’area urbana circostante. L’intervento, a cura del Consorzio tra Partecipazioni Italia (Gruppo Webuild, Capogruppo in quota al 66,83%) e Moccia Costruzioni (al 33,17%),  prevede la realizzazione delle strutture, degli impianti e delle finiture dell’opera, ma anche la costruzione di tre pozzi di servizio per le TBM (Tunnel Boring Machine), due dei quali destinati allo scavo della sub-tratta Capodichino–Poggioreale della linea e il terzo per il collegamento con la stazione “Di Vittorio” della linea EAV proveniente da “Scampia”, anch’essa in corso di realizzazione, che consentirà di chiudere l’anello del tracciato della linea 1.
Il progetto della stazione è stato redatto dallo studio Rogers Stirk Harbour + Partners (RSHP), studio di architettura britannico, fondato nel 1977 e originariamente conosciuto come Richard Rogers Partnership. Ricordiamo che l’architetto Richard Rogers, morto nel 2021 dopo una brillantissima carriera, insieme all’architetto  Renzo Piano, progettò negli anni ’70 il Centre Pompidou a Parigi. Per la realizzazione della stazione “Capodichino”, i progettisti si sono ispirati al Pozzo di San Patrizio, struttura storica con lo scavo profondo 54 metri realizzata a Orvieto nel XVI secolo. Infatti guardando la costruenda stazione dal fondo del pozzo, l’impressione che si ha è quella di trovarsi nel mezzo di un’elica che corre verso il cielo, con le scale che si muovono sinuose verso l’alto, proprio come a Orvieto.
La stazione ha una pianta a forma di omega che raggiunge circa 50 metri di profondità, con un atrio a vista in corrispondenza del piano stradale. La parte circolare dell’omega, del diametro interno di circa 33 metri, è un unico spazio aperto con otto ascensori centrali e quattro scale elicoidali che risalgono lungo le pareti verso la superficie. La struttura è sovrastata da una copertura ad hangar, che raggiunge i 10 metri di altezza rispetto al piano stradale ed è realizzata in acciaio, vetro e calcestruzzo. Il piano di sbarco degli ascensori è collegato da tre by-pass alle due gallerie di stazione, ciascuna lunga 110 metri e di 8,9 metri di diametro.
L’atrio di accesso alla stazione è previsto al piano stradale. Attualmente è in corso il completamento del montaggio della struttura reticolare spaziale in acciaio che andrà a costituire la copertura dell’atrio di stazione caratterizzato da ampie superfici vetrate che garantiranno la continuità del flusso luminoso naturale all’interno del pozzo. Sono inoltre in corso i lavori di montaggio degli impianti tecnologici di stazione e degli 8 ascensori, le cui vie di corsa sono fissate ad una struttura intelaiata in cemento armato, simile ad una torre, posta al centro del pozzo.
Le cabine degli ascensori avranno pareti in vetro che consentiranno, all’utente, la vista esterna durante la corsa nel pozzo eliminando così, in maniera significativa, gli effetti claustrofobici tipici degli impianti ascensori con le cabine chiuse.
Per l’apertura all’esercizio della nuova stazione “Capodichino” occorrerà attendere che siano completati i lavori di attrezzaggio ferroviario (armamento, elettrificazione, segnalamento e impianti speciali) all’interno delle due gallerie a canna singola provenienti dalla stazione “Poggioreale”, anch’essa in corso di realizzazione, nonché della realizzazione della galleria dell’asta di manovra in direzione della stazione “Di Vittorio”.  Al riguardo ricordiamo che lo scorso 8 marzo (vedi news tT blog) la fresa TBM, che ha realizzato lo scavo nel sottosuolo, ha abbattuto anche l’ultimo diaframma fra le due gallerie che costituiscono il percorso tra “Poggioreale” e “Capodichino” lungo il quale viaggeranno i convogli della metropolitana per una estesa di circa un chilometro, seguita lo scorso l’altoieri dall’abbattimento del diaframma della galleria tra “Di Vittorio” e “Capodichino” (vedi news blog tT). A cura di Antonio Bertagnin

 

Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,