Napoli 10 giugno 2013 – “A fronte delle infondate e illegittime accuse rivolte ad AnsaldoBreda, la stessa chiederà il ristoro di tutti i danni diretti, indiretti e di immagine”.
Sono queste le affermazioni più importanti dell’Amministratore Delegato di Ansaldo Breda Maurizio Manfellotto a margine della conferenza stampa convocata il 6 giugno scorso dal gruppo in conseguenza alla decisione, da parte delle ferrovie belghe e olandesi, di voler interrompere la fornitura dei treni ad alta velocità V250-Fyra.
Vengono dunque respinte con fermezza le accuse formulate dal CEO della società belga SNCB/NMBS che aveva definito i treni ed il costruttore non affidabili.
L’AD ricorda che tra giugno 2011 e settembre 2012 il treno ha ricevuto, da parte di tre differenti Notified Bodies e delle agenzie nazionali belghe e olandesi, tutte le certificazioni internazionali necessarie sulla sicurezza e sulla circolazione. L’autorizzazione alla messa in servizio è stata rilasciata essendo il treno pienamente in conformità all’art. 26 della Direttiva 2008/57/CE.
Si è potuto subito cominciare il servizio commerciale effettuato con 9 Fyra, la cui affidabilità ha portato ad un incremento delle performance in termini di capacità e puntualità, facendo meglio dei treni Thalys e Benelux.
Un risultato che ha generato molta soddisfazione ai vertici delle ferrovie interessate tanto è vero che l’ 11 gennaio 2013 veniva dato mandato ad AB di portare a termine la consegna nonostante la presenza di alcune questioni pendenti che però non avrebbero pregiudicato il normale corso del progetto.
L’eccezionale freddo in nord Europa che ha portato gravi disagi per tutte le attività ha costretto il fermo forzato di due treni, che hanno evidenziato danneggiamenti al sottocassa e deformazioni delle strutture riconducibili, secondo AB, ad accumuli di neve durante le soste del treno, ricoverato peraltro in piazzole non coperte, ad indebita conduzione da parte dei macchinisti durante le corse i quali hanno portato in più occasioni, come dimostrano i grafici della Juridical Recording Unit (la scatola nera, in cui si evidenziano gli interventi del sistema ETCS che innesca la frenatura di emergenza), il treno a velocità di 250 km/h in condizioni meteo avverse nonostante le prescrizioni imponessero un limite di 160 km/h. Diversamente da quanto invece accadeva coi Thalys negli stessi giorni, condotti tutti tassativamente a 160 km/h.
Manfellotto evidenzia, inoltre, che si sono riscontrate una serie di incompetenze strutturali nella fase di gestione della manutenzione, dalla non inclusione del V250 in un piano invernale di manutenzione preventiva all’assenza di una Daily Care raccomandato proprio da AB.
Questi avvenimenti hanno indotto dapprima la sospensione del servizio commerciale per effettuare le necessarie verifiche e successivamente una fattiva cooperazione tra le parti interessate (35 incontri tecnici congiunti NS – SNCB/NMBS tra febbraio 2013 e maggio 2013) volta al supporto al cliente e al miglioramento dei rotabili.
Ma qui lo scenario cambia radicalmente. I due clienti assumono atteggiamenti differenti, SNCB/NMBS chiede la risoluzione del contratto mentre NS si dimostra attendista e, nel frattempo, a marzo 2013 attiva una task force per migliorare il proprio sistema AV analizzando i gap del sistema. Vengono evidenziate, tra gli altri, evidenti lacune a livello di infrastruttura (carenze al sistema di segnalamento) e di personale (esigenza di strutturare meglio l’attività di addestramento e formazione del personale di manutenzione).
“Con NS c’è stato un ottimo lavoro di squadra fino allo scorso 17 maggio, permettendoci di fare molte cose. L’approccio e la professionalità con le quali abbiamo affrontato le problematiche sono state apprezzate, le nostre opinioni erano estremamente positive. E’ stato fatto un lavoro di rivisitazione dell’intero progetto, individuato gap e soluzioni e ciò ha confermato la robustezza del progetto. Alla fine di questo periodo abbiamo proposto un programma di interventi che consentisse di ritornare in servizio commerciale a partire dall’autunno 2013. Poi sono arrivate le dichiarazioni di rottura, a due giorni da quelle di SNCB/NMBS”.
Il giorno 7 giugno c’è stato anche il pronunciamento del consiglio dei ministri olandese al quale AB risponde con fermezza “i treni sono sicuri e le motivazioni dell’annullamento della commessa non sono di natura tecnica. AB tutelerà i propri diritti e la propria immagine in tutte le sedi nazionali ed internazionali”. A cura di Maurizio Pannico
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