Napoli, maggio 2013 – La stazione ferroviaria di Napoli Mergellina torna ad essere palcoscenico, fino al 30 giugno, di sperimentazioni di arte contemporanea con l’installazione Relational, del duo artistico Bianco – Valente.
L’installazione artistica, che “abbraccerà” con un intreccio di cavi elettroluminescenti la facciata neoclassica della stazione, è una rappresentazione estetica dello scambio e della relazione tra gli individui che intende sottolineare, concettualmente e fisicamente, il ruolo della stazione come luogo di incontro.
La mostra, inclusa nel programma del Maggio dei Monumenti del Comune di Napoli, patrocinata dal Museo d’Arte contemporanea Donnaregina di Napoli, sarà inaugurata oggi (ore 19.30) a Napoli Mergellina, edificio monumentale simbolo della città, alla presenza dell’Assessore alla Cultura della Regione Campania, Caterina Miraglia, e di altri rappresentanti delle Istituzioni locali.
Grazie alla collaborazione con Centostazioni (Gruppo FS Italiane), Relational si inserisce nel prolifico discorso di sinergia tra arte, architettura e trasporto urbano avviato con l’ormai celebre percorso artistico delle “Stazioni dell’Arte”, che hanno trasformato questi luoghi in quello che Achille Bonito Oliva definì un “museo obbligatorio”.
La ricerca della connettività con l’altro, del dialogo prima di tutto percettivo tra gli individui è il leit motiv della mostra, che trova nella stazione – luogo quotidiano di passaggio e sosta per migliaia di cittadini e viaggiatori – lo spazio ideale per un’analisi sulla società 2.0, in cui il rapporto interpersonale tra esseri umani diviene sempre più distante e virtuale.
Gli artisti offrono una riflessione onirica sul tema, declinata attraverso le due grandi installazioni video Complementare e Altro tempo altro Spazio, situate negli atrii, e l’installazione Relational, divenuta negli ultimi anni quasi una loro sigla distintiva.
L’opera, già esposta in diverse location istituzionali, tra cui il Museo MADRE nel 2009, acquista un più ampio respiro nel passaggio dall’interno di un cortile museale alla facciata di un grande monumento cittadino, uscendo da uno spazio deputato alla fruizione dell’arte per rivolgersi al pubblico “involontario” che utilizza la stazione o attraversa le arterie cittadine. Si amplia, così, il concetto stesso di spazio espositivo, nell’ottica di un Museo Diffuso sul territorio.
Un’altra opera di Bianco-Valente, creata ad hoc, si “insinuerà” in maniera inaspettata nel palinsesto quotidiano del circuito di videocomunicazione nazionale di Centostazioni, sfruttando la peculiarità del video di abbattere le barriere spazio-temporali. Fonte FS Italiane
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