Venezia, 4 aprile 2019 - Una mobilità facile per un Veneto connesso e competitivo. Sono riassunti in questa frase gli obiettivi del Piano Regionale dei Trasporti al quale l’esecutivo di palazzo Balbi sta ufficialmente lavorando dal luglio dello scorso anno e di cui è stata completata pochi giorni fa la stesura del Documento Preliminare, avviando così la fase di consultazione con gli Enti pubblici e i diversi portatori d’interesse e di acquisizione dei pareri ambientali.
“Per valutare l’importanza di questa stagione pianificatoria – spiega l’assessore ai trasporti e alle infrastrutture della Regione – basti ricordare che il PTR vigente risale al 1990, a un Veneto che di fatto non esiste più. Oggi abbiamo il compito di programmare e promuovere un sistema di mobilità sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale, da realizzare in un orizzonte temporale di almeno
dieci anni, fino al 2030, partendo dalla conoscenza e dall’analisi delle criticità esistenti, delle tendenze evolutive, delle vaste potenzialità offerte dalle nuove tecnologie”.
Quello che la Regione vuole creare con questo nuovo Piano, spiega l’assessore, è un Veneto equo e inclusivo, superando le disparità tra i territori, rendendo più accessibili alcune aree decentrate, in particolare quelle montane, senza intaccarne la ricchezza ambientale e storico artistica, attraverso la creazione di un’adeguata connettività informatica, di servizi di trasporto flessibili e moderni, economicamente sostenibili, con una diversa politica di accessibilità. Ma anche un Veneto “più facile”, che attraverso una governance territoriale orientata al coordinamento e all’integrazione dei
servizi di mobilità, urbani ed extraurbani, superi dannosi particolarismi, consentendo, ad esempio, di accedere con un unico biglietto a tutte le modalità di trasporto, ma anche a un’unica e autorevole fonte informativa istituzionale sul servizio di trasporto pubblico, dagli orari ai costi, agli eventuali ritardi, ecc. Un Veneto di cittadini del mondo, perché fortemente interconnesso a tutti i mercati mondiali grazie allo sviluppo della portualità, dei suoi aeroporti e della rete infrastrutturale: nel giro di dieci anni dovrà concludersi il disegno di connessione della regione alle maggiori capitali europee programmato nella rete trans europea dei trasporti (Ten-T), fondamentale per l’economia regionale e dell’intero Paese, considerato il ruolo sempre più rilevante del nostro export verso tutti i mercati internazionali e lo sviluppo della nostra offerta turistica. E infine, un Veneto competitivo, in cui si circola in modo facile, dove la mobilità intelligente si traduce in qualità dell’ambiente per migliorare la qualità della vita.
“Stiamo per dare avvio alla fase cruciale – sottolinea l’assessore –: entro il mese di maggio si svolgerà la prima consultazione con la Commissione Vas propedeutica alla redazione del Rapporto Ambientale di Piano, durante l’estate si terrà il confronto sui contenuti con gli Enti pubblici e gli stakeholder e, valutate le loro osservazioni, contiamo di portare il Piano all’adozione in Giunta entro l’autunno e alla sua definitiva approvazione in Consiglio regionale nei mesi successivi”. Comunicato Regione Veneto
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