FT-convegno_50_anni_linea_Ba_Bt-Bari-2015-09-30-Lepore_Gabriele-IMG_5533_tuttoTRENO_wwwduegieditriceitBari, 2 ottobre 2015 – Continuano i festeggiamenti per i 50 anni della ferrovia Bari – Barletta di Ferrotramviaria, inaugurata il 30 settembre 1965 e meglio nota come “Ferrovia Bari Nord”. L’azienda (tra le più virtuose in Italia nel settore del T.P.L.) ha organizzato per l’occasione una serie di eventi a partecipazione gratuita, a partire dallo scorso 23 luglio fino al prossimo 31 dicembre, coinvolgendo tutti i Comuni serviti dalla linea.
Mercoledì 30 settembre, proprio nell’esatta ricorrenza dell’anniversario, si è aperto presso la Camera di Commercio di Bari un convegno di due giorni, intitolato “Trasporto pubblico locale e trasporto ferroviario merci: criticità, strategie e opportunità” e patrocinato dall’ASSTRA (Associazione Trasporti). Quattro le tavole rotonde che hanno caratterizzato l’appuntamento, due delle quali si sono svolte il giorno successivo giovedì 1° ottobre.
In rappresentanza di Ferrotramviaria hanno partecipato Gloria Pasquini – Presidente, Massimo Nitti – Direttore Generale Trasporto, Vito Mastrodonato – Responsabile Servizi Cargo ed altri dirigenti e tecnici. Tra gli ospiti di spicco Mario Loizzo – Presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Giovanni Giannini – Assessore Regionale ai Trasporti, Matteo Colamussi – Presidente di Ferrovie Appulo Lucane, Alessio Muciaccia – Amministratore Delegato di GTS Rail e Massimo Roncucci, Presidente di ASSTRA. Presenti anche esponenti del MIT, del Gruppo FS Italiane, di ANSF, ANAV, FerCargo e ASSOFER, assieme ad altri esperti nazionali ed europei del settore trasportistico.


Uno dei temi più affrontati è stato il mancato riconoscimento, da parte della politica nazionale, della centralità del T.P.L. nello sviluppo sociale ed economico. La mobilità è un diritto costituzionale e imprescindibile: accorciare i tempi di percorrenza significa offrire ai cittadini possibilità concrete di emancipazione, e permettere alle aziende di espandere più facilmente il proprio mercato, favorendo così l’innalzamento della qualità di vita nell’area geografica interessata. La situazione odierna del T.P.L. in Italia, tuttavia, dimostra come questa strategicità non sia stata affatto compresa dal governo. Nonostante gli italiani inizino a preferire sempre più il mezzo pubblico al mezzo privato (soprattutto nei grandi centri urbani), nulla viene fatto per incoraggiare questo trend positivo, ma essenzialmente tagli indiscriminati di risorse a un settore così vitale per il nostro paese.
Altre pratiche altrettanto dannose sono quelle che non incentivano la concorrenza e la competitività tra le aziende del settore, come i sempre più diffusi affidamenti diretti senza gara d’appalto, specie quando i termini del contratto di servizio non vengono nemmeno resi pubblici. E’ stata persino avanzata l’ipotesi di opporsi all’attuale sistema delle tariffe agevolate, che impedisce alle aziende di recuperare a pieno i costi del servizio dalle vendite dei titoli di viaggio, e le rende così dipendenti dal sovvenzionamento statale.
Ampio spazio di discussione ha avuto poi il D.Lgs. 112/2015, che su impulso dell’Unione Europea prescrive la piena interoperabilità delle reti ferroviarie italiane, ai fini di formare uno spazio ferroviario unico a livello continentale. Come conseguenza di ciò, tutte le reti secondarie a scartamento standard e con regolare servizio viaggiatori verranno assoggettate ai controlli di sicurezza dell’ANSF (gli stessi cui è sottoposta RFI); saranno anche presi in esame importanti aspetti dell’organizzazione aziendale, come la divisione netta tra il gestore dell’infrastruttura e il gestore dell’esercizio. E’ chiaro tuttavia che la maggior parte delle reti secondarie italiane non soddisfi questi requisiti, né si possono pretendere adeguamenti così sostanziosi in breve tempo. Si attendono definizioni più precise da parte del MIT, per comprendere come sarà effettivamente attuata questa svolta epocale nel nostro panorama ferroviario.
Si è infine preso in esame il crescente traffico merci ferroviario, che in Puglia vanta due giovani e intraprendenti vettori quali GTS Rail e la divisione cargo di Ferrotramviaria. La convenienza del trasporto merci su rotaia in Italia è data dai costi elevati del trasporto su gomma, che peraltro sta diventando sempre più monopolio degli autotrasportatori provenienti dall’est Europa (i quali offrono tariffe più competitive a scapito delle aziende nazionali). Per quanto la ferrovia rappresenti una soluzione affidabile e lungimirante sulla quale vale la pena investire, restano tuttavia irrisolti problemi legati alla fruibilità dei terminal intermodali, che limitano ancora la flessibilità di questo tipo di trasporto.
Doverosi gli elogi a Ferrotramviaria per i livelli di eccellenza raggiunti grazie a un management virtuoso, nonché alla Regione Puglia per aver sempre tutelato il diritto alla mobilità dei cittadini con pianificazioni, decisioni e investimenti efficaci (costituendo così un modello nel Mezzogiorno).   FT-convegno_50_anni_linea_Ba_Bt-Bari-2015-09-30-Lepore_Gabriele-IMG_5536_tuttoTRENO_wwwduegieditriceit
Contestualmente al convegno, nell’atrio della stessa Camera di Commercio è stata allestita una mostra fotografica itinerante che ripercorre integralmente la storia di Ferrotramviaria: dalla prima tramvia Bari – Barletta a scartamento ridotto e trazione a vapore, all’attuale linea a scartamento standard e trazione elettrica 3 kV cc, senza dimenticare la dismessa tramvia Bitonto – Santo Spirito, la recente linea metropolitana per il quartiere San Paolo di Bari, il nuovissimo passante ferroviario per l’Aeroporto Internazionale “Karol Wojtyla”, il rinnovo del parco rotabile e il servizio merci svolto su RFI dalla divisione cargo.

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Non sono mancati cenni alle prospettive di crescita della rete FT, grazie ai numerosi interventi in corso che includono: l’interramento del tracciato nella città di Andria (con il 1° lotto oggi in esecuzione), il raddoppio della tratta Ruvo di Puglia – Corato, il prolungamento della metropolitana di Bari, l’interconnessione con RFI per usufruire del binario 5 ovest di Bari Centrale (denominato “raddoppio virtuale”), il rinnovo degli impianti di segnalamento e trazione elettrica, l’installazione dell’SCMT. A tutto ciò vanno aggiunti efficaci interventi di riqualificazione, che stanno migliorando notevolmente l’aspetto e la fruibilità delle stazioni. A cura di Gabriele Lepore

 

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