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Roma, 11 febbraio 2015 – Nel corso della prima riunione operativa 2015 dell’Osservatorio Nazionale dei furti di rame, tenutasi stamane negli uffuici delal Direzione Centrale della polizia Criminale, è stata sollecitata a livello nazionale  la costituzione di un Consorzio del rame al fine di creare un circuito virtuoso che potrà favorire l’attività di prevenzione e controllo da parte delle Forze di polizia e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e renderne più sicuro l’acquisto e la ridistribuzione sul mercato; verrà, inoltre, realizzata una pubblicazione che traccerà, a livello centrale e periferico,  le linee guida  per prevenire e contrastare al meglio i furti di rame ed i reati ad esso correlati. Il documento avrà anche un taglio operativo e potrà essere utilizzato, eventualmente, nell’ambito dei sistemi di formazione on line delle Forze di Polizia.
A livello internazionale: è stato lanciato dall’Italia un modello di cooperazione di polizia, reso operativo attraverso l’istituzione di una rete informale di punti di contatto denominata “Network against copper thefts”
( Rete contro i furti di rame)  che permette di sviluppare ulteriormente la cooperazione tra Stati membri sullo specifico tema; verrà realizzata, in seno ad Europol, una piattaforma sui furti di metallo (E.P.E.\metal theft), un ambiente virtuale e sicuro dove gli esperti pubblici e privati degli Stati membri potranno confrontarsi sul fenomeno dei furti di metalli e condividere strategie, progetti e buone prassi; sarà, inoltre, realizzato un e-book (libro digitale) europeo sui metalli che potrà essere utilizzato dagli operatori di polizia per un riscontro immediato dei materiali rinvenuti nel corso dei controlli.
Il presidente dell’Osservatorio, Il Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Fulvio della Rocca, ha espresso soddisfazione per i significativi risultati raggiunti lo scorso anno, aggiungendo:  “Sono certo che quanto pianificato a livello nazionale e internazionale in questa prima riunione dell’Osservatorio sia la strada giusta per contrastare ulteriormente la delittuosità e illegalità indotta che coinvolge il fenomeno, considerando che la scarsità della materia prima e l’elevato valore di mercato  rendono ancora di piu’ il rame una risorsa appetibile anche per la criminalità organizzata italiana e transazionale.  Tutte le iniziative concordate sottolineano infatti una assoluta unità di intenti delle FF.OO. e degli altri membri istituzionali e economici dell’Osservatorio per fare fronte comune e contrastare attivamente il fenomeno”.
Il Gruppo FS Italiane conferma che la collaborazione con le Forze dell’Ordine e le soluzioni tecniche adottate hanno permesso di conseguire risultati positivi nella lotta contro i furti di rame. Nel 2014 è stata infatti registrata una diminuzione del 15%, rispetto al 2013, dei furti lungo le linee ferroviarie che hanno comunque interessato 12.742 treni con ritardi complessivi pari a 145 giorni (oltre 209mila minuti di ritardo). Dal 2012 ad oggi il Gruppo FS Italiane ha stimato un danno economico – su tutto il territorio nazionale – pari a oltre 26 milioni di euro, di cui oltre 12 milioni per i costi operativi (interventi tecnici, materiale sostitutivo) per il ripristino della circolazione ferroviaria. I risultati conseguiti non consentono, comunque, di abbassare la guardia. Il rame continua ad essere richiesto dai mercati internazionali e il suo prezzo si mantiene piuttosto alto. Un contributo nella lotta al fenomeno arriva anche da COLPOFER, l’associazione internazionale che riunisce le strutture di sicurezza delle società ferroviarie e le Polizie Ferroviarie europee, in seno alla quale è stato recentemente eletto presidente il Dott. Franco Fiumara, direttore centrale protezione aziendale del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane S.p.a. Fonte FS Italiane

 

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