Verona 14 novembre 2014 – La TAV veneta avanza, grazie ai finanziamenti in essere, come ha confermato il capo struttura tecnica del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti Ercole Incalza, il progetto avanza su quattro fronti: Brescia–Verona, nodo di Verona, quadruplicamento della Verona–Fortezza (Brennero) e Verona–Padova.
Per il lotto fra Treviglio (Brescia) e Verona il progetto definitivo, la Conferenza dei servizi e la Valutazione d’impatto ambientale sono in corso. Il confronto è cominciato giovedì 6 e si concluderà il 29 novembre, con le contro-deduzioni del ministero e del Consorzio Cepav. Dopo l’approvazione da parte del CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) s’inizierà la progettazione esecutiva, al termine della quale saranno avviate le varie fasi operative, come gli espropri e gli appalti. Il percorso nel Veronese parte a Peschiera e termina poco prima dell’autostrada del Brennero lato ovest. Il nodo di Verona progettato da Italferr, è il tratto dal lato ovest dell’autostrada A22 fino alla stazione ferroviaria di Porta Vescovo. Il lotto Verona-Padova riguarda il solo tratto fra Verona Porta Vescovo e San Bonifacio.
Il governo finanzierà i lotti Treviglio-Verona e Verona-Padova con tre miliardi spalmando il costo in più esercizi finanziari. Per il 2015 il finanziamento sarà di 200 milioni, sufficienti per proseguire gli iter progettuali, amministrativi e autorizzativi necessari.
Anche nord di Verona si avanzerà con il quadruplicamento della Verona-Fortezza. È il quarto lotto sul corridoio 1 (nord-sud) ed è primo fra le priorità, come stabilito con delibera del CIPE del 18 novembre 2010, Italferr sta lavorando alla stesura del progetto preliminare.
I fondi, per un totale nazionale di 6,8 miliardi, saranno reperiti attraverso anticipi e prestiti chiesti alla Cassa o alla Banca europea; investimenti quantificati sulla base degli stati di avanzamento. A cura di Luca Dal Cerè
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