Roma 2 settembre 2014 – “La spending review di Cottarelli per quanto riguarda i trasporti è un’analisi articolata e ragionata di un settore molto complesso, a cui non a caso il Commissario dedica un capitolo a parte distinguendolo dall’universo delle società partecipate strumentali di proprietà di enti locali e regioni. La presentazione del lavoro svolto dal Commissario Cottarelli ha suscitato reazioni controverse, soprattutto rispetto al settore dei trasporti pubblici locali, da cui è stato estrapolato in modo pretestuoso, a nostro avviso, la questione degli abbonamenti, che se isolata dal resto del ragionamento di Cottarelli è, ovviamente, di difficile lettura. Poiché la nostra associazione , per quello che le compete, ha contribuito in modo sostanziale a questa parte della spending review mettendo a disposizione del Commissario e della sua èquipe la nostra memoria storica ed i dati concreti del sistema, ci sentiamo impegnati a dare il nostro contributo sulla questione”
Così Massimo Roncucci, nuovo presidente dell’Asstra, l’associazione nazionale che riunisce le aziende di trasporto pubblico locale in Italia, che a proposito della presentazione della spending review di Cottarelli, dichiara in particolare:
“Il settore è in perdita, ma le situazioni negative sono concentrate in poche e grandi realtà, in cui il debito delle aziende è esploso per un complesso di ragioni non tutte imputabili alla gestione interna. Non ci nascondiamo dietro un dito, per cui riconosciamo come abbiamo fatto con Cottarelli, che ci sono margini di efficienza nelle gestioni da recuperare. Però picchiare alla cieca non serve a niente e per intervenire bisogna capire che ci sono pesanti inefficienze esterne. Prima tra tutte, la velocità commerciale, come ha rilevato Cottarelli, che ha anche messo il dito sulle “generose condizioni normative piuttosto che salariali stabilite dalle contrattazioni integrative aziendali”. Siamo convinti che l’introduzione del costo standard, come elemento corretto e trasparente per verificare la congruità delle compensazioni per i contratti messi a gara, per gli affidamenti in-house, ma anche per la valutazione del corrispettivo in caso di valutazione in borsa di queste aziende, sia un’ottima prospettiva. Infine, prendiamo atto che secondo il Commissario, le caratteristiche economico-produttive del settore non giustificano interventi che impongano processi di aggregazione forzata. I dati empirici del settore suggeriscono che le economie di scala sono moderate e si verificano in corrispondenza di bassi livelli di dimensione e diversificazione delle imprese.” Fonte ASSTRA
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