Napolisuruoreerotaie_mostrafoto_Napoli_2014_4_05_BertagninA_007Napoli, 7 aprile 2014 – “Napoli su ruote e rotaie, dagli omnibus alla metropolitana collinare”, questo il titolo della mostra che, dal 2 al 7 aprile 2014, si è tenuta al PAN, Palazzo delle Arti di Napoli, nella centralissima Via dei Mille nel quartiere Chiaia, per raccontare la storia centenaria del trasporto pubblico napoletano.

Un percorso che, attraverso 18 pannelli con oltre 100 immagini e numerose gigantografie, ha permesso ai visitatori di attraversare la storia della città, la sua evoluzione e di scoprire le curiosità del grande mondo dei trasporti partenopei.Napolisuruoreerotaie_mostrafoto_Napoli_2014_4_05_BertagninA_054

Il percorso fotografico ha sintetizzato, anche con l’ausilio di brevi note illustrative, i seguenti capitoli della storia del trasporto pubblico napoletano :

  • i primordi;
  • i tram elettrici;
  • i servizi comunali e la “Direttissima FS”;
  • gli anni ’30;
  • la II guerra mondiale;
  • dal dopoguerra all’ATAN;
  • gli anni ’50;
  • la Circumvesuviana;
  • le tranvie provinciali;
  • la ferrovia Alifana;
  • le funicolari di Chiaia e Montesanto;
  • la Cumana e Circumflegrea;
  • i primi anni ’60;
  • gli anni ’60 e ’70;
  • il terremoto e gli anni ’80;
  • gli anni ’90;
  • il nuovo secolo;
  • i giorni nostri – i progetti.

Quale appendice alla esposizione fotografica è stato esposto un controller di guida per tram a carrelli tipo CT 139K ed  una tabella di linea “plurimus” per autobus INBUS U210 degli anni ’80. La mostra, realizzata grazie al supporto di Finanza & Futuro (gruppo Deutsche Bank), è stata minuziosamente preparata da appassionati del settore che hanno messo a disposizione i propri archivi fotografici e sono andati alla ricerca di materiale storico tra archivi di aziende pubbliche e collezioni private.

Tra i promotori della mostra il gruppo Mondotram forum, del quale alcuni esponenti da tempo si occupano con passione del recupero dei veicoli storici del parco mezzi ANM.

Il nostro intento – a parlare è Augusto Cracco, curatore della mostra – è quello di mostrare al pubblico l’evoluzione di un settore di importanza fondamentale nella vita di ogni cittadino napoletano, in quanto non è possibile alcuna attività senza mobilità, ma ponendo l’accento sugli aspetti tecnici ed anche – se vogliamo – estetici, in quanto dietro ad ogni mezzo c’è uno studio, un design, una bellezza che ai più forse sfugge, ma che fra gli appassionati del settore coinvolge alla stessa maniera di come può fare il parlare di una bellissima automobile da corsa o di una elegante e costosa imbarcazione.

Il fascino che il buon vecchio tram o un filobus d’epoca può suscitare può far scoprire mondi inesplorati, in quanto un curato interno in legno di un tram a carrelli o l’allestimento spartano ma affascinante di un mezzo di quasi un secolo fa raccontano in maniera imperitura la storia di una città: i mezzi trasportano la vita delle persone, e con essa tutto ciò che ha caratterizzato le loro esperienze.

Ognuno di noi probabilmente associa un periodo della propria vita ad un determinato mezzo di trasporto. Chi andava a fare i bagni a Posillipo in gioventù magari prendeva “l’autobus 140 a due piani” oppure andava a lavoro all’alba prendendo “il tram col rimorchio” fino a Bagnoli, e oggi sospira perché quei momenti (e quei mezzi) non ci sono più. Parimenti i ragazzi di oggi racconteranno ai loro figli di quando “andavano a fare la passeggiata a via Toledo prendendo la metropolitana”. L’obiettivo, al di là dell’esposizione di immagini d’epoca, è quello di fare sempre di più per salvaguardare virtualmente (con le testimonianze inconografiche) ma anche praticamente (riuscendo a sensibilizzare la città per conservare vetture d’epoca) quella che è stata non solo la storia dei trasporti napoletani, ma anche la storia della città stessa. A cura di Antonio Bertagnin

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