FSE: posato l’armamento 60 UNI

Bari, 18 ottobre 2017 – Rotaie 60 UNI, traverse monoblocco in c.a.v.p. RFI 230-V, ballast calcareo: ecco come si presentano i binari appena rinnovati delle Ferrovie Sud Est, lungo la tratta Bari Sud Est – Mungivacca. Proprio da qui, verso fine agosto, sono partiti i lavori di ammodernamento e messa in sicurezza delle due linee più trafficate della rete sociale, la linea 1 Bari – Taranto e la linea 1 bis Mungivacca – Putignano via Casamassima, per complessivi 157 km. Massima priorità viene attribuita all’anello Bari – Putignano – Bari, sul quale gravita oltre metà dell’utenza ferroviaria di FSE. Indispensabile è stato il supporto del Gruppo FS Italiane (nuovo azionista unico dell’azienda pugliese), che ha reso possibile un avvio pressoché immediato delle opere.
Le due linee sono attualmente armate con rotaie 50 UNI (sui binari deviati e tronchi anche più leggere), poggianti in parte su traverse in legno, in parte su traverse biblocco in c.a.v.. Durante il passaggio di un motocarrello diagnostico RFI PV7, a fine marzo, sono state riscontrate criticità dovute all’usura dell’armamento e del ballast, tali da dover procedere urgentemente con interventi straordinari. Per aggirare dunque le lunghe tempistiche di una gara d’appalto, FSE ha demandato la committenza dei lavori alla DTP Bari di RFI, e quest’ultima li ha inseriti nell’accordo quadro 159/2015 – lotto area Sud. Tale contratto, stipulato due anni fa tra RFI e Consorzio Armatori Ferroviari, contempla forniture e opere di rinnovo o manutenzione straordinaria binari nel Sud Italia, durante il triennio 2015-2017, per un importo totale massimo di 245 milioni di euro. Grazie a questa soluzione, è stato possibile garantire a FSE l’approvvigionamento dei materiali e l’apertura del cantiere in tempi molto celeri, poiché l’impresa appaltatrice risultava già designata in virtù del predetto accordo quadro.
FerSalento (ditta partecipante al Consorzio) si sta perciò occupando della fornitura e posa in opera del nuovo armamento 60 UNI, e del contestuale risanamento del ballast, sulle linee FSE. I binari di piena linea saranno rinnovati integralmente, mentre i binari di stazione e i deviatoi saranno valutati caso per caso, effettuando ove possibile interventi più leggeri. Per consentire lo svolgimento dei lavori, la linea 1 bis è stata chiusa dall’11 settembre (tutti i treni sostituiti con autobus), mentre le operazioni sulla linea 1 si svolgono prevalentemente in notturna senza interferire con l’esercizio ferroviario.
Gli interventi programmati, per un importo totale stimato di 80 milioni, prevedono inoltre: ripristino e completamento dell’elettrificazione (gran parte della linea aerea è stata trafugata dai ladri di rame negli ultimi anni); automazione dei PL ancora azionati a filo; attrezzaggio dell’infrastruttura con il SCMT, interamente finanziato dalla Regione Puglia con 13 milioni. Il tutto dovrebbe essere ultimato entro dicembre 2018.
Per FSE si tratta di una svolta epocale, che sancisce un progressivo allineamento agli standard di RFI e agli scenari futuri di interoperabilità. Il nuovo armamento 60 UNI porrà fine, infatti, alle limitazioni di peso assiale e ai numerosi rallentamenti istituiti per questioni di sicurezza, grazie anche al risanamento del ballast. L’attivazione della linea elettrica consentirà poi di mettere in esercizio i nuovi elettrotreni Newag Impuls II, ancora lontani dalla Puglia in attesa di essere omologati e consegnati. Infine, la completa automazione dei PL e l’introduzione del SCMT renderanno il servizio molto più sicuro, e permetteranno di ripristinare i normali limiti di velocità (adesso invece, su disposizioni ANSF, vige il limite di 50 km/h per l’assenza del SCMT, e la marcia a vista a 4 km/h sui PL a filo poiché sprovvisti di segnali di protezione). A cura di Gabriele Lepore